Palmisano col Covid: staffetta mista sesta

Brusco stop per l’azzurra in coppia con Stano. Tamberi c'è

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Non è andata oltre il sesto posto la coppia Massimo Stano e Antonella Palmisano, che a Parigi ha chiuso con il tempo di 2h53’52 la staffetta mista, disciplina inedita e probabilmente l’ultima, sulla insolita distanza dei 42,195 km  di una maratona lunga ed estenuante. Ha vinto l’oro la Spagna in 2h50’31 davanti a Ecuador con 2h51’22. C’è sempre la Senna e le sue condizioni, a tenere banco. Tanto che questa mattina, al via degli allenamenti in vista delle gare di domani e giovedì, la nazionale italiana ha preferito non tuffarsi per evitare problemi fisici. In finale nel salto in alto l’oro olimpico 2020 Gianmarco Tamberi e Stefano Sottile, entrambi qualificatisi con 2,24.

Il cuore non basta

Per l’Italia una gara in salita complice le condizioni non brillantissime di Stano uscito da poco dal brutto infortunio accusato ad aprile, e ancor di più della Palmisano. L’azzurra si era ritirata nella 20 km, per influenza che l’ha debilitata. L’abbiamo vista arrancare, barcollare lungo il percorso scoprendo solo alla fine, confessato dalla stessa Palmisano, che quell’influenza improvvisa era Covid. Tutto il resto è la conseguenza di una gara sotto tono, ma portata a termine col cuore. Ma naturalmente non è bastato.

Ultimo “fango” a Parigi

Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri hanno così continuato la preparazione in piscina, lasciando che a “tastare” l’acqua fosse il coordinatore tecnico azzurro Stefano Rubaudo e il tecnico Fabrizio Antonelli. “Ci fidiamo degli organizzatori e delle professionalità medico-scientifiche deputate ai controlli della Senna, ma preferiamo evitare rischi di contaminazioni di qualsiasi genere provando il campo gara”, ha spiegato il tecnico, mentre Rubaudo ha provato il percorso per dare le ultime indicazioni agli atleti.

Salto in alto, Tamberi c’è

L’orgoglio di Gianmarco Tamberi, campione olimpico di Tokyo 2020, che dopo la febbre e un probabile calcolo renale, ha debuttato nel salto in alto qualificandosi per la finale. Non una gara impeccabile, complice le sue condizioni di salute, ma con tempra e carattere è riuscito a centrare l’obiettivo ottenendo un lusinghiero 2,24 che lo fa entrare di diritto all’ultimo atto di sabato prossimo. In finale, con la stessa misura, anche Stefano Sottile.