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PAKISTAN, L’ISIS RIVENDICA L’ATTENTATO DELL’OSPEDALE A QUETTA

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E’ stato rivendicato dal’Isis l’attentato suicida nell’ospedale di Quetta, capoluogo della regione del Balouchistan, in Pakistan, causando la morte di 63 persone, secondo quanto confermato dalle autorità sanitarie, e ferendone circa 120. Nel corso della giornata alcuni media locali avevano dichiarato che il bilancio dei morti era salito a 93, ma al momento, le autorità hanno affermato che il numero delle persone decedute potrebbe ancora aumentare.

Secondo quanto riportato dai media, l’esplosione si è verificata all’ingresso del pronto soccorso della struttura sanitaria, pochi minuti dopo l’arrivo di un nutrito gruppo di giornalisti e avvocati. I legali erano accorsi nella struttura per dare l’ultimo saluto al presidente dell’Ordine degli Avvocati del Baluchistan, Bilal Anwar Kasi, che era stato ucciso nelle prime ore della mattina, in un agguato a Quetta. Tra le due azioni, secondo le forze dell’ordine ci sarebbe un collegamento.

Nel frattempo, la squadra artificieri che sta indagando sull’accaduto, ha confermato che l’esplosione è stato un attacco suicida e che sono state usate anche biglie di metallo per provocare più vittime.

Intanto, il premier pachistano Nawaz Sharif ha condannato l’attentato che ha causato “la perdita di preziose vite umane”, ordinando alle forze dell’ordine provinciali di arrestare i colpevoli. Nessun gruppo, finora, ha però rivendicato l’attacco.

 

 

 

 

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