In data odierna, grazie ad un’operazione di polizia, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro sotto il comando del Questore Dottor Mario Finocchiaro e del Vice Questore Dottor Alfonso Iadevaia in proficua sinergia con la Procura della Repubblica di Catanzaro diretta dal Procuratore della Repubblica Dottor Nicola Gratteri, hanno assicurato alla giustizia il boss della ‘Ndrangheta Agostino Papaianni, di anni 70 che, in precedenza, nel corso del maxi blitz denominato Rinascita – Scott del dicembre 2019, era riuscito a fuggire rendendosi latitante.
Un’operazione articolata ha consentito la cattura del latitante
La cattura di codesto latitante – peraltro già coinvolto nel procedimento denominato Black Money con l’accusa di associazione mafiosa – è stata resa possibile grazie ad una articolata attività di indagine che nel gennaio scorso aveva portato alla cattura di un’ulteriore latitante di nome Domenico Cracolici, anch’egli residente a Vibo Valentia ma latitante nel catanzarese a riprova dell’alleanza criminale vigente tra le ‘ndrina di Vibo e quella di Crotone che controlla la provincia di Catanzaro. L’arresto del latitante Papaianni e la perquisizione del nascondiglio sono stati eseguiti dal Vice Questore Aggiunto Salvatore Costantino Belvedere e dai suoi uomini che, all’interno di tali locali e delle relative pertinenze nella disponibilità dell’arrestato, hanno reperito diversi oggetti nella disponibilità del latitante, tra cui vi era una palestra domestica.
Le indagini proseguono
Attualmente sono in corso ulteriori indagini da parte della Polizia di Stato per scoprire chi ha favorito la latitanza del Papaianni, il quale – nello scorso aprile – aveva stipulato un contratto di affitto, poi non registrato dal proprietario dell’immobile in questione, fornendo documenti falsi.