Nuovi episodi di violenza in Cisgiordania. Quattro persone, tutte palestinesi, sono rimaste uccise nell’ambito di un’operazione dell’esercito israeliano a Tulkarem. Non è chiaro se i quattro, tutti di giovane età, fossero appartenenti ai miliziani della jihad islamica. Nel frattempo, sulla Cisgiordania torna anche l’occhio degli Stati Uniti, che impongono nuove sanzioni per le violenze dei coloni ebrei.
Quattro palestinesi uccisi in Cisgiordania
La Wafa ha riferito che quattro palestinesi sono stati uccisi in un’operazione dell’esercito israeliano a Nur Shams, vicino a Tulkarem in Cisgiordania. Secondo la ricostruzione, “forze speciali israeliane hanno fatto irruzione in una casa nel quartiere di Al-Iyada nel campo ed hanno eliminato 4 giovani che si erano barricati all’interno“. Non è ancora chiaro se dei 4 uccisi faccia parte, o meno, anche Salim Faisal Abdel Latif Ghannam (30 anni) la cui morte era stata annunciata poche ore fa. Secondo i media palestinesi – ripresi da quelli israeliani – quest’ultimo era il comandante dell’ala militare della Jihad islamica a Tulkarem.
Nuove sanzioni dagli USA
Nuove sanzioni Usa per le violenze dei coloni ebrei in Cisgiordania. Il dipartimento di stato colpisce Ben Zion Gopstein, fondatore e leader di Lehava, “un’organizzazione i cui membri sono coinvolti nella violenza destabilizzante che colpisce la Cisgiordania”. Nel mirino del dipartimento del tesoro invece due entità, Mount Hebron Fund e Shlom Asiraich, “per il loro ruolo nella creazione di campagne di raccolta fondi per conto di due estremisti impegnati in attività violente, rispettivamente Yinon Levi e David Chai Chasdai, già sanzionati dagli Usa”.
Il Consiglio Ue sanziona quattro persone e due entità per gravi violazioni dei diritti umani contro i palestinesi, tra cui la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti e la violazione del diritto alla proprietà e alla vita privata e familiare dei palestinesi in Cisgiordania.
Fonte: Ansa