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Due incidenti mortali sul lavoro in poche ore: il sabato nero delle morti bianche

Per la vittima, all'arrivo del 118, non c’è stato niente da fare; un altro collega è rimasto ferito ma non sarebbe in pericolo di vita

Due morti bianche in poche ore: è il record della giornata (nera) di oggi, 15 ottobre. La prima tragedia è avvenuta questa mattina, intorno alle 11, in una ditta a Santa Croce sull’Arno, nel Pisano dove un operaio italiano di 47 anni – residente nel territorio del Cuoio – è morto in ditta mentre stava lavorando.

Il primo incidente mortale a Santa Croce sull’Arno

L’incidente mortale è avvenuto nel magazzino di un’azienda che vende materiali edili e ferramenta per cantieri edili, nello stabilimento in via del Bosco, nelle vicinanze della Nuova Francesca, a Santa Croce sull’Arno.

L’allarme è stato dato da alcuni colleghi che hanno chiamato il 118 facendo scattare la macchina dei soccorsi. In pochi minuti sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco di Castelfranco di Sotto, la pubblica assistenza di Santa Croce e l’automedica, scrive IlCuoioinDiretta.it.

Disperata la corsa dei soccorritori del 118: per l’uomo non c’è stato più niente da fare, mentre un altro collega è rimasto ferito ma non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Accertamenti già avviati dai carabinieri e dal personale Asl della Medicina del Lavoro.

l cordoglio del presidente della Regione Toscana

“E’ con dolore e sgomento che apprendo la notizia dell’incidente in cui è rimasto vittima un operaio a Santa Croce sull’Arno”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commenta la tragica morte dell’operaio. “Il mio pensiero va prima di tutto ai familiari, ai colleghi della vittima, alla comunità in cui viveva. Ma il dolore per il susseguirsi di questa catena di infortuni mortali, una vera e propria strage, non deve lasciarci impotenti: non deve passare giorno senza che uno strumento per contrastare questa strage venga messo in campo. Migliorare la sicurezza dovrà essere la nostra priorità, prevenire un’ossessione quotidiana. Dobbiamo potenziare ancora gli strumenti di cui disponiamo, migliorare e rendere più capillari i controlli, rendere più mirate e di facile applicazione le norme per la prevenzione, coinvolgere con regole sempre più stringenti datori di lavoro, lavoratori, responsabili per la sicurezza, diffondere fin dalla scuola e a tutti i livelli della società civile e delle istituzioni una cultura della sicurezza per farla diventare patrimonio di tutti. Questo, come Regione, lo stiamo facendo e continueremo a farlo con raddoppiato impegno. Abbiamo chiesto una mano al governo che ha inserito nel decreto fiscale nuove sanzioni e regole più rigorose sui controlli che vedranno l’ispettorato del lavoro affiancare le Asl nel lavoro indispensabile di vigilanza. Dobbiamo unire le forze perché di queste notizie non vogliamo sentirne più”.

Il secondo incidente mortale a Lanciano

Un secondo operaio ha perso la vita a Lanciano (Chieti), in un cantiere edile allestito per la realizzazione di un gasdotto travolto da una frana.

L’incidente si è verificato nelle campagne in località Torre Marino: secondo una prima ricostruzione l’uomo, un operaio italiano della provincia di Enna di 37 anni, era sceso in un canalone profondo tre metri dove dovevano passare le condotte del metanodotto quando è stato travolto da una parete di terra di uno scavo che gli è franata addosso improvvisamente. La vittima è rimasta sepolto dalla massa di terra morendo sul colpo: inutile l’intervento delle ambulanze. La Procura di Lanciano ha aperto un’inchiesta.

Il precedente a Monastir

L’ultimo incidente mortale sul luogo di lavoro, in ordine di tempo, prima di questi odierni era avvenuto solo due giorni fa, il 14 ottobre, quando un operaio – impiegato in un’azienda di logistica tra Monastir e San Sperate, nel sud della Sardegna – è caduto dall’impalcatura forse in seguito ad un malore. Fatale per il 50enne il volo da diversi metri d’altezza: i mezzi si soccorso non hanno potuto salvarlo.

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