La salute dei più piccoli, nell’Africa subsahariana e non solo, ha un ulteriore strumento di difesa dalla malaria, malattia che causa 400mila decessi all’anno. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha raccomandato oggi l’impiego di massa del primo vaccino antimalarico per i bambini, è arrivato dopo un decennio di studi clinici in sette paesi africani, che riduce del 30% il rischio della forma grave della malattia. “E’ un momento storico. Il vaccino antimalarico tanto atteso per i bambini è un progresso per la scienza, la salute infantile e la lotta contro la malaria”, ha dichiarato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Gli studi clinici
I trial del 2015 avevano dimostrato che il vaccino poteva prevenire circa quattro casi su dieci di malaria, tre casi su dieci in forma grave e portare a una riduzione di un terzo del numero di bambini bisognosi di trasfusioni di sangue. Il vaccino richiede quattro dosi: le prime tre da somministrare a un mese di distanza a cinque, sei e sette mesi di età, con richiamo finale a un anno e mezzo di vita.
I numeri della malaria
Dopo i risultati dei programmi pilota di immunizzazione in Ghana, Kenya e Malawi, con 2,3 milioni di dosi somministrate e 800mila bambini raggiunti, per l’Oms il vaccino contro la malaria RTS, S/AS01, prodotto dalla multinazionale farmaceutica britannica GlaxoSmithKline, dovrebbe essere distribuito in tutta l’Africa sub-sahariana. “Potrebbe salvare decine di migliaia di giovani vite ogni anno” ha detto ancora Ghebreyesus. La malaria fa registrare circa 230 milioni di casi e 400mila decessi all’anno, e che nel 2019 a causa della malattia soltanto in Africa sono morti più di 260mila bambini.