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Omicidio di Maria Angela Corona, arrestati la nipote e due killer

Svolta nelle indagini per la morte di Angela Maria Corona, la 48enne di Bagheria scomparsa da casa lo scorso 14 aprile e ritrovata morta due giorni dopo nelle campagne, il corpo fatto a pezzi

Svolta nelle indagini per la morte di Angela Maria Corona, la donna scomparsa da casa lo scorso 14 aprile e ritrovata morta due giorni dopo in una scarpata. I carabinieri della compagnia di Bagheria (Palermo) hanno dato esecuzione stamane ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Termini Imerese nei confronti di tre persone ritenute responsabili, in concorso morale e materiale tra loro, dell‘omicidio della 48enne e del successivo occultamento del cadavere.

Fatta a pezzi

La donna è stata uccisa il 13 aprile, giorno di Pasquetta e il corpo è stato gettato in un dirupo nei pressi della provinciale 16 che collega Bagheria e Casteldaccia, nel palermitano. Secondo quanto accertato dai carabinieri, coordinati dalla procura di Termini Imerese, la nipote della vittima avrebbe assoldato due sicari affinché l’aiutassero ad uccidere Angela Maria ed a occultarne il cadavere, tagliato in più pezzi e gettato nelle campagne. Le indagini si sono subito concentrate sull’arrestata: la nipote della vittima, che accudiva l’anziano padre, avrebbe avuto una lite con la donna per questioni economiche.

L’omicidio

Il corpo senza vita di Maria Angela è stato ritrovato lo scorso 16 aprile nelle campagne palermitane. La donna era scomparsa due giorni prima dalla sua abitazione a Bagheria, comune siciliano sulla costa tirrenica e nota località turistica. Le ricerche – partite dopo la denuncia di scomparsa fatta dal compagno della vittima – erano in corso da due giorni. All’alba il ritrovamento del corpo fatto a pezzi e nascosto fra gli alberi sulla strada provinciale 16. Sul luogo del ritrovamento del cadavere hanno operato i carabinieri della compagnia di Bagheria coordinati dal procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio e dal sostituto Daniele Di Maggio. Gli inquirenti hanno indagando in tutte le direzioni, compresa quella di una lite in ambito familiare sfociata nel sangue. Oggi, la svolta con l’arresto della nipote e dei presunti sicari con l’ipotesi di omicidio.

Autopsia

A una settimana dal ritrovamento dei suoi resti disseminati nelle campagne non è stato ancora possibile effettuare l’autopsia. Troppi pezzi del corpo della signora di Bagheria mancano, tra cui la sua testa. Gli assassini di Maria Angela avrebbero fatto a pezzi il cadavere della donna per poterlo infilare dentro un sacco della spazzatura. Poi il viaggio per disfarsi dei resti in una zona isolata immersa nelle campagne dove gli animali selvatici potrebbero aver fatto scempio del corpo della donna. I medici legali del Policlinico attendono che altre parti vengano recuperate per compiere l’esame.

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