Omicidi a Sarzana: fermato il presunto killer

E’ stato fermato dalle forze dell’ordine il presunto responsabile della morte di Nevila Pjetri, la donna di origini albanesi il cui corpo è stato trovato sul greto del torrente Parmigliola, e di quella del ragazzo – forse di origini di italiane – il cui cadavere è stato trovato questa mattina, poco dopo le prime luci dell’alba, a Marinella di Sarzana.

Chi è il presunto killer

L’uomo che è stato fermato è residente ad Aulla ed ha 44 anni e sarebbe un artigiano. A lui sarebbe intestata l’auto rinvenuta a poche centinaia di metri dal cadavere della donna. La vettura è una Ford Fiesta grigia, senza targa, al cui interno sono stati rinvenuti almeno due bossoli di pistola e alcune tracce di sangue su un tappetino. Gli inquirenti sono risaliti all’uomo tramite il numero di telaio del veicolo, rimosso la scorsa notte e posto sotto sequestro dai Carabinieri della Compagnia della Spezia.

L’omicidio di Nevila Pjetri

Il corpo di Nevila, 35 anni di origini albanesi, è stato trovato intorno alle 2 di mattina dello scorso 5 giugno vicino al greto del torrente Parmignola, a Marinella di Sarzana, nello spezzino. Secondo gli inquirenti, la giovane donna sarebbe stata coinvolta nel racket della prostituzione. Sarebbe stata aggredita con violenza e poi soffocata. Gli investigatori non escludono che la donna sia stata ferita mortalmente in un altro luogo: nonostante la grande quantità di sangue infatti non sarebbero stati trovati, per il momento, bossoli di pistola o fucile. Sarà comunque l’autopsia, affidata all’anatomopatologa Susanna Gamba, a chiarire definitivamente le cause della morte.

Il ritrovamento del cadavere di un giovane uomo

Nel corso delle indagini per la morte della donna 35enne, i carabinieri di Sarzana hanno trovato la scorsa notte il cadavere di un uomo con evidenti segni di un’aggressione. Non è escluso, al momento, un collegamento con il mondo della prostituzione. Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato nella stessa zona dove è stato trovato il corpo senza vita di Nevila Pjetri. Il corpo era ricoperto da rovi. Gli inquirenti non escludono un collegamento con la morte di Nevila.

Manuela Petrini: