“La mia visita a Hiroshima è la prova che anche le fratture più dolorose possono essere ricomposte”. E’ quanto ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama parlando alle truppe americane e giapponesi alla base di Iwakuni, dove ha fatto tappa prima di spostarsi a Hiroshima.
La visita a Hiroshima è l’occasione per “onorare la memoria di tutti coloro che sono caduti nella Seconda guerra mondiale”, ha spiegato Obama, sottolineando che si tratta di una “storica chance” per riaffermare l’impegno a un mondo senza più armi nucleari, e della prova di come ex nemici, Giappone e Usa, possano diventare i migliori amici e i più forti alleati.
Si tratta della prima visita di un presidente statunitense in carica nella città rasa al suolo dalla bomba atomica sganciata dagli americani il 6 agosto di 71 anni fa. Il viaggio di Barack Obama – come più volte indicato dalla Casa Bianca, non è inteso come un’occasione per porgere delle scuse formali ma per promuovere l’impegno solenne a smantellare gli arsenali nucleari presenti nel mondo e onorare le vittime della Seconda guerra mondiale.
Diventato presidente nel 2009, Obama è stato insignito del premio Nobel lo stesso anno per il suo impegno a incoraggiare lo smantellamento degli armi atomiche, un auspicio espresso nel famoso discorso di Praga nello stesso anno. Prima di Obama, la più alta carica degli Stati Uniti a visitare Hiroshima era stata l’allora presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi nel 2008.
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