Aleppo di nuovo sotto le bombe: per il secondo giorno consecutivo gli aerei russi e del governo siriano hanno scatenato una massiccia offensiva sui quartieri della città che sono ancora in mano ai ribelli. Fonti governative parlano di almeno 150 e il bilancio delle vittime è salito a 90 morti, in meno di 24 ore, tra le quali molti bambini.
Inoltre, durante l’offensiva, sono stati colpiti diversi edifici civili e la protezione civile locale ha denunciato la distruzione di tre dei quattro centri dell’organizzazione. L’osservatorio nazinale per i diritti umani in Siria (Ondus), ha invece denunciato che in uno dei raid ad ovest di Aleppo, sono stati uccisi 12 membri della stessa famiglia, tra i quali sei minorenni.
Il corrispondente di Al Jazeera ad Aleppo ha comunicato che sono almeno una trentina i quartieri che sono finiti sotto il fuoco delle bombe russe e di quelle governative siriane, ed ha aggiunto che i continui raid stanno impedendo ai soccorritori di intervenire per aiutare i civili feriti. Inoltre, gli ultimi bombardamenti hanno raso al suolo i servizi sanitari di emergenza e i rifugi sotterranei utilizzati dai cittadini siriani per ripararsi dalle bombe.
Più di seimila persone, iper la maggior parte miliziani dell’Isis, sono state uccise in due anni di raid della Coalizione guidata dagli Usa in Siria. Lo riferisce oggi l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che riporta un bilancio dettagliato. Dei 6.213 uccisi si contano 5.357 miliziani jihadisti uccisi e 611 civili.
Di questi, 163 sono minori e 90 sono donne. Nei raid della Coalizione sono stati uccisi anche 90 soldati governativi siriani, morti tutti nell’attacco di sabato scorso nell’est del Paese. Gli Usa hanno ammesso l’errore. Colpiti a morte dai bombardamenti della Coalizione anche 136 miliziani qaedisti e 10 di altre fazioni armate siriane.