No all’introduzione di nuove tasse. La premier, Giorgia Meloni, interviene sui social sul dibattito che, ormai da giorni, sta tenendo in apprensione l’opinione pubblica. Nonostante l’intervento di Forza Italia con Antonio Tajani e, ora, direttamente quello della presidente del Consiglio, lo spettro di nuovi fardelli fiscali continua a spaventare gli italiani. Specie in virtù delle riviste stime di crescita basate sull’andamento del Pil.
Meloni: “No a nuove tasse”
“Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse che gravano sui cittadini: è falso. Questo lo facevano i governi di sinistra, noi le tasse le abbassiamo, come sanno bene i lavoratori dipendenti, le mamme lavoratrici, le partite Iva. Allora voglio essere chiara ancora una volta, la cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e sostenere le imprese, non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in un video sui social
Piano strutturale di bilancio, la Camera dice sì
L’Aula della Camera ha approvato con 183 voti a favore, 118 contrari e 2 astenuti la risoluzione di maggioranza sul Piano strutturale di bilancio, il documento di finanza pubblica da inviare all’Europa. Sono dunque precluse, quindi, le altre cinque risoluzioni presentate delle opposizioni, su cui il governo aveva dato parere contrario.
Giorgetti: “Non possiamo immaginare crescita al 5%”
“Stiamo diventando una società signorile di massa, in cui il Pil pro capite sì cresce, ma quello aggregato dell’Italia no. Questa è una riflessione che voglio fare qui, perché quando andremo tra qualche giorno a fare delle scelte in materia di legge di bilancio, abbiamo bisogno di guardare lungo, anche alle nuove generazioni“, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo in aula alla Camera in replica alla discussione sul Psb. “Ribadisco qui che c’è un’evidente correlazione tra demografia e crescita del Pil”, ha aggiunto: “Un paese come il nostro che decresce, perdiamo 300mila-400 milia cittadini italiani ogni anno, non puoi immaginare una crescita al 3, 4 o 5%”.
Il fardello del debito
“Affrontiamo ogni manovra con il fardello del debito con i relativi oneri e interessi e io invidio miei colleghi europei che hanno un gravame pari alla metà – ha detto ancora il ministro -. Quando io come un mantra continuo a ripetere prudenza, responsabilità e cautela, qualcuno dice ‘questo ha il disco rotto’: no, non è un disco rotto perché io voglio costruire una credibilità a questo governo e a questo paese che ci permetta, come ci ha permesso, di abbassare lo spread sul debito pubblico italiano di 100 punti base”, ha detto ancora Giorgetti.
Fonte: Ansa