“Non ho mai avuto paura e continuo a non avere paura. Faccio il parroco e continuerò a farlo“. E’ quanto ha dichiarato don Maurizio Patriciello, parroco al Parco Verde di Caivano (Napoli), in seguito al ritrovamento di un cartello davanti alla sua chiesta con la scritta: “Bla bla bla pe’ mo’”, che potrebbe significare solo chiacchiere per il momento.
Le minacce
A rendere nota la notizia della nuova minaccia nei confronti del parroco del Parco Verde di Caivano è il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto. “Loro non demordono ma neanche noi. Loro continuano a sfidarci”, ha dichiarato il senatore. “Padre Maurizio Patriciello da ieri vive protetto dallo Stato. La ministra Lamorgese ha annunciato la costituzione della compagnia dei carabinieri proprio a Caivano. Noi siamo soddisfatti ma diciamo anche che non basta“. Così il senatore Sandro Ruotolo, del gruppo Misto, che stamane ha reso noto il cartello intimidatorio appeso nella notte con fil di ferro al cancello della chiesa di don Patriciello. “Se è vero che la questione criminale a Napoli è un’emergenza nazionale diventa prioritaria la lotta ai clan dell’area Nord di Napoli. Abbiamo una serie di richieste. Chiediamo alle istituzioni di confrontarsi con noi. Verrà il giorno in cui cacceremo la camorra dai nostri territori. Chi non è contro la camorra è complice della camorra”.
L’ordigno davanti la chiesa a marzo
A metà marzo, fu fatto esplodere un ordigno davanti alla porta della parrocchia di don Patriciello. “Non è la prima volta che minacciano padre Maurizio. Anche il comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, fa parte del nostro comitato, anche lui, ma per le indagini che conduce nel suo Comune, è stato minacciato di morte e oggi vive sotto protezione dello Stato – aveva dichiarato in quell’occasione il senatore Ruotolo – Sapevamo che accendendo i riflettori avremmo indebolito la camorra e la camorra cerca di reagire con le minacce. Noi siamo di più e andremo avanti in questa battaglia di liberazione dei nostri territori dalla malavita organizzata. Non ci fermeranno insulti e minacce. Siamo tutti padre Maurizio Patriciello“.