E’ stato individuato in Belgio il primo caso in Europa della nuova variante sudafricana, lo fanno sapere i media belgi. Intanto, nel suo rapporto settimanale l’agenzia europea per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) basato su informazioni preliminari – in attesa di informazioni più aggiornate – scrive che sulla base delle prove disponibili la nuova variante potrebbe essere associata a una trasmissibilità molto elevata, a un indebolimento dell’azione dei vaccini ma non a un’infezione più grave.
Il caso
Il primo caso europeo di nuova variante, ribattezzata Nu, secondo quanto rendono noto i media belgi, sarebbe quello di una giovane donna adulta che ha sviluppato i sintomi undici giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia. La paziente, che non era vaccinata né era stata infettata in passato, al momento della diagnosi aveva una carica virale elevata. Non aveva alcun collegamento con il Sudafrica o con qualsiasi altro paese del sud del continente africano.
L’Ecdc
Nel suo rapporto rapporto settimanale sulle malattie trasmissibili, basato su informazioni preliminari in attesa di più aggiornate e di un report specifico sulla variante Nu, l’agenzia europea Ecdc scrive: “Sulla base delle prove disponibili è probabile che questa variante sia associata a una trasmissibilità molto elevata e a una significativa fuga immunitaria. Finora, non ci sono prove di cambiamenti nella gravità dell’infezione”.