A partire dal 3 luglio 2021 entrerà in vigore la nuova direttiva europea denominata Sup – ossia Single Use Plastic – la quale si pone l’obiettivo di ridurre di almeno l’80% i rifiuti plastici entro il 2030 e di almeno il 50% entro il 2025 mediante una progressiva incentivazione di produzioni più sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Ridurre progressivamente l’utilizzo della plastica monouso
Codesta normativa intende porre in essere una drastica riduzione dell’utilizzo di imballaggi, bicchieri, tazze, posate e cotton fioc composti di materiale plastico – di cui l’Italia risulta essere il primo produttore in Europa con un consumo di stoviglie in plastica che va dai 16 ai 20 milioni annui – ed anche i bicchieri e tazze realizzati in carta ma ricoperti da uno strato superficiale di plastica. In particolare, questa direttiva, intende incentivare progressivamente una produzione maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale ed una contestuale introduzione del concetto denominato plastic free. In seconda istanza, la normativa europea in esame, prevede che gli Stati membri, entro il 2029, dovranno raccogliere attraverso la raccolta differenziata il 90% delle bottiglie di plastica ed, oltre a ciò, le predette bottiglie, dovranno essere composte per il 25% di materiale riciclato entro il 2025 e per il 30% entro il 2030.
L’inquinamento ambientale causato dai rifiuti plastici
In ultima istanza, a titolo esemplificativo, è importante ricordare che, ogni anno, secondo gli ultimi dati pubblicati, vengono prodotti oltre 300 milioni di tonnellate di rifiuti plastici e questo causa un notevole inquinamento ambientale, soprattutto all’ecosistema marino che – entrò il 2030 – se non si porrà un freno – vedrà raddoppiare l’inquinamento da materie plastiche di cui, i soli bicchieri, rappresentano oltre il 20%.