Un sabato che non ti aspetti, con alla ribalta due provinciali, l’Udinese e il Parma. I Ducali mettono il bavaglio ad un piccolo Milan e si impongono per 2-1. Stesso risultato in Friuli, con L’Udinese che domina una Lazio che si sveglia solo nei minuti di recupero. Troppo tardi per salvare una serata decisamente incolore.
Il Parma mette a nudo i limiti del Milan
Il pari in rimonta in pieno recupero contro il Torino, era stato un segnale, Parma la conferma che qualcosa ancora in questo Milan non va. E infatti la vince il Parma (2-1) con una partita di sostanza davanti ad un Milan arruffone e senza idea. Un primo tempo di tanto Parma e poco Milan, con i Ducali che lo chiudono meritatamente avanti per 1-0. I gialloblù giocano a viso aperto, sfruttano gli spazi e piegano un Milan ancora sulle gambe e poco reattivo. Il vantaggio ducale è un capolavoro. Azione alla mano del Parma, Valeri sfonda a sinistra poi mette in mezzo dove Man si fa trovare pronto all’appuntamento per il vantaggio dei padroni di casa. Nonostante lo svantaggio, il Milan non reagisce ed è ancora il Parma a fare la voce grossa. Solo nel finale si rivede un pallido Milan, con due giocate, una di Okafor, l’altra di Pavlovic su colpo di testa. Ma nel finale è il Parma a sfiorare il raddoppio con una conclusione di Sohm in controgioco e ancora un palo di Mihaila. Il raddoppio ci stava tutto. Altro Milan nella ripresa, subito a testa bassa con Reijnders che centra la traversa con un sinistro da fuori area. La partita si apre, ci prova Okafor, poi Pavlovic salva su Mihaila. Il Milan spinge, il Parma fatica ad uscire, ma quando lo fa riesce a rendersi pericoloso ancora con Man che sfiora il palo. Ma il Milan spinge ventre a terra e il pari arriva a stretto giro. Gran giocata tra Theo e Leao, palla in mezzo per Pulisic che solo in area non ha difficoltà a mettere in rete. Ti aspetti la spinta decisa del Milan per andarla a vincere, ma in controgioco arriva invece il raddoppio del Parma. Almqvist riparte di slancio a sinistra poi mette in mezzo per Cancellieri che con freddezza mette dentro: 2-1 Parma con poco più di dieci minuti da giocare. Il Milan riprende a produrre gioco, ma l’azione è confusa, senza idee. Cinque di recupero dove succede nulla. Vince con merito il Parma, tanti problemi per Paulo Fonseca.
Crollo Lazio a Udine
Cade la Lazio che cede a Udine: finisce 2-1 per i friulani, grazie ai gol di Lucca e Thauvin, mentre i biancocelesti accorciano solo al quarto di recupero con Isaksen. Friulani che hanno sbagliato nulla, Lazio impalpabile, capace di muoversi solo a sprazzi. L’Udinese fa la voce grossa, firma due gol senza dare mai l’impressione di soffrire la manovra biancoceleste. Vittoria meritata. Nel primo tempo, un guizzo di Lucca, l’ariete bianconero, regala il vantaggio alla squadra friulana. Lazio impalpabile in avvio, come già avvenuto contro il Venezia. Thauvin va al cross con un delizioso centro; la difesa laziale resta a guardare e Lucca stacca solo in area e batte Provedel. Non c’è molto in un primo tempo dove l’Udinese controlla senza eccessivi patemi d’animo davanti ad una Lazio che prova a reagire, ma senza mai trovare la via della rete. La trova invece l’Udinese a inizio ripresa. Ed è un gol pazzesco, con Thauvin che recupera palla in mezzo al campo e si lancia in fuga, si infila nelle maglie della difesa della Lazio, nessuno riesce a sradicargli il pallone dai piedi e una volta in area, sinistra chirurgico sul primo palo, Provedel può nulla: 2-0 Udinese. I friulani restano in dieci per il doppio giallo rimediato da Kamara e più di venti minuti per la Lazio per provare a riprenderla. E la Lazio ci prova subito con Castellanos che di testa non trova la porta di un nulla. L’Udinese è attenta e concede nulla, Romagnoli ingaggia un duello rusticano con Lucca, doppio fallo e prende il giallo. Lazzari centra la traversa. Sei minuti di recupero, Isaksen a due dalla fine raccoglie una corta respinta del portiere e accorcia, ma non c’è più tempo. Vince l’Udinese, con il cuore, la volontà. Troppo poca la Lazio per sperare in un esito diverso.