Nominato un tutore professionista per il piccolo Eitan

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Una svolta nella vicenda dell’unico superstite della tragedia della funivia del Mottarone, nel tentativo di attenuare quella che il presidente del Tribunale per i minorenni di Milano Maria Carla Gatto definisce “elevatissima conflittualità” tra le famiglie Biran e Peleg, per accompagnare il piccolo Eitan verso una situazione di maggior normalità, già segnata dalla perdita dei genitori e del fratellino.

Tutore “soggetto terzo”

Con il provvedimento firmato dal giudice del Tribunale per i minorenni milanese Maria Stella Cogliandolo, è stato nominato come tutore del piccolo un avvocato di Monza. Il tribunale, nell’ambito del procedimento sul reclamo presentato dai nonni materni di Eitan contro la nomina della zia paterna Aya come tutrice legale, ha deciso di nominare come “tutore” in “sostituzione” della zia “un professionista estraneo ad entrambe le famiglie di origine”, mantenendo “il bambino collocato presso la zia”. Lo ha comunicato il presidente Gatto, chiarendo che la decisione è stata presa data “l’elevatissima conflittualità, manifestatasi successivamente all’iniziale nomina del tutore” che “ha reso necessaria l’individuazione di un soggetto terzo, visto che la contesa parentale insorta indubbiamente contribuisce a complicare ogni scelta personale, relazionale, economica ed educativa che dovrà essere assunta nel prioritario interesse del bambino, già così drammaticamente segnato dai tragici vissuti personali”.

I legali di Aya

La zia di Eitan Aya Biran, “accoglie con favore il provvedimento emesso dal Tribunale per i Minorenni in data odierna”, perché “conferma la correttezza del suo operato nel suo incarico di tutore” del piccolo “rigettando tutte le contestazioni avversarie in merito alla sua nomina, confermando il collocamento” del minore “presso di lei”, scrivono in una nota i legali di Biran, gli avvocati Grazia Cesaro e Cristina Pagni.

La denuncia

Gli zii paterni del piccolo, Aya e suo marito Or Nirko, risultano indagati dalla Procura di Pavia per diffamazione e furto in abitazione sulla base di una denuncia della nonna materna del piccolo, Esther Cohen. La donna che ha denunciato nei mesi scorsi che la coppia avrebbe prelevato oggetti, come telefoni e dispositivi informatici, dalla casa dei genitori del bimbo, utili, secondo i legali della nonna, per accedere a documenti che servivano nel procedimento di nomina del tutore legale. Il fascicolo è in mano al pubblica ministero Valentina De Stefano.

Lorenzo Cipolla: