Un già procuratore capo della Corte penale internazionale dell’Aja e veterano del dipartimento della Giustizia statunitense è stato nominato special counsel, procuratore speciale, per sovraintendere alle indagini federali su Donald Trump che, a pochi giorni dalle elezioni di metà mandato, ha annunciato di voler correre per la Casa Bianca nel 2024.
La nomina
L’attorney general Merrick Garland ha deciso di nominare un procuratore speciale che sovrintenda alle due indagini federali in corso su Donald Trump: quella sui documenti classificati trattenuti nella sua residenza di Mar-a-Lago dopo la presidenza e quella sui suoi tentativi di interferire nel trasferimento pacifico del potere dopo le elezioni del 2020, culminati nell’assalto a Capitol Hill dei suoi sostenitori il 6 gennaio 2021. Pronta la reazione del tycoon, che in una intervista a Fox ha definito l’iniziativa “politica” e “ingiusta”.
Lo special counsel
La scelta è caduta su Jack Smith, nominato nel 2018 procuratore capo della Corte penale internazionale dell’Aja, dove ha indagato sui crimini di guerra in Kosovo. Laureato ad Harvard, politicamente indipendente, è un veterano del dipartimento di Giustizia, dove ha guidato la sezione ‘integrità pubblica’ e lavorato come procuratore statale e federale a New York e in Tennessee. In passato ha seguito casi di alto profilo, mettendo sotto accusa, tra gli altri, l’allora governatore della Virginia Bob McDonnell e il deputato Rick Renzi, entrambi repubblicani. Lo ‘special counsel’ inizierà a lavorare “immediatamente”, godendo di una sua autonomia, anche se alla fine resterà soggetto al controllo dell’attorney general, cui spetta prendere la decisione finale.
La decisione
“In base ai recenti sviluppi, compreso l’annuncio dell’ex presidente di ricandidarsi alle prossime elezioni e l’intenzione dichiarata del presidente in carica di correre anche lui, ho concluso che è nell’interesse pubblico nominare un procuratore speciale”, ha spiegato Garland in una conferenza stampa, tre giorni dopo l’annuncio di Trump. “Questa nomina sottolinea l’impegno del dipartimento sia verso l’indipendenza sia verso la volontà di rendere conto in particolare nelle vicende sensibili”, ha aggiunto, mentre la Casa Bianca precisava di non essere stata coinvolta nella mossa. L’attorney general ha voluto così isolare e proteggere il suo ministero da accuse e sospetti di perseguitare politicamente un rivale del presidente nel 2024, dopo che alcuni repubblicani già avevano ventilato l’ipotesi di metterlo sotto impeachment. La mossa comunque non impedirà probabilmente agli alleati del tycoon di demonizzare anche Smith.
Il terzo procuratore generale
Si tratta del terzo ‘special counsel’ nominato dal 2017, dopo Robert Mueller per le indagini sul Trump nel Russiagate e John Duram nominato sotto la presidenza del tycoon nella controinchiesta sulle origini del Russiagate. Tra i procuratori speciali più noti del passato, c’è Ken Starr, morto lo scorso settembre: istruì l’indagine sul caso Lewinsky che portò all’impeachment di Bill Clinton. L’ex presidente dovrà ora quindi fare i conti con un nuovo special counsel, dopo aver attaccato pesantemente Mueller per tutta la durata delle sue indagini. Ma nei suoi confronti ci sono altre inchieste pendenti, da quella in Georgia sulle pressioni per ribaltare il voto del 2020 nel Peach State a quella di New York sugli asset gonfiati della sua holding.
Notizia Ansa