Militari russi sono entrati in una base aerea in Niger che ancora ospita le truppe americane, nonostante la giunta nigerina abbia ordinato l’espulsione delle forze statunitensi dal Paese. Le forze russe non si stanno mescolando a quelle statunitensi, ma stanno utilizzando un hangar presso la base aerea di Niamey.
Truppe russe nella base aerea in Niger che ospita gli Usa
Personale militare russo è entrato in una base aerea in Niger che ospita le truppe americane, una mossa che segue la decisione della giunta nigerina di espellere le forze statunitensi dal Paese. Lo riferisce Reuters sul suo sito. Un alto funzionario della difesa Usa ha dichiarato che le forze russe non si stanno mescolando a quelle statunitensi, ma stanno utilizzando un hangar presso la base aerea 101, accanto all’aeroporto internazionale Diori Hamani di Niamey, la capitale del Niger.
La giunta militare che governa il Paese dell’Africa occidentale aveva indicato agli Stati Uniti di ritirare i suoi mille soldati di stanza in Niger. Fino al colpo di stato dello scorso anno il Niger era stato un partner chiave per la lotta di Washington contro gli insorti che hanno ucciso migliaia di persone e ne hanno sfollate altre milioni. “La situazione non è eccezionale, ma nel breve termine è gestibile”, ha dichiarato il funzionario a Reuters.
La base aerea Usa
Gli Stati Uniti hanno costruito la base aerea 201 nel Niger centrale al costo di oltre 100 milioni di dollari. Dal 2018 viene utilizzata per colpire con droni armati i combattenti dello Stato Islamico e dell’affiliato di al Qaeda Jama’at Nusrat al-Islam wal Muslimeen (JNIM).
La decolonizzazione occidentale
La mossa del Niger di chiedere la rimozione delle truppe statunitensi è arrivata dopo un incontro a Niamey a metà marzo, quando alti funzionari statunitensi hanno sollevato preoccupazioni, tra cui l’arrivo delle forze russe e le segnalazioni secondo cui l’Iran è alla ricerca di materie prime nel Paese, tra cui l’uranio. Gli Stati Uniti e i loro alleati sono stati costretti a spostare le truppe da diversi Paesi africani in seguito a colpi di Stato che hanno portato al potere gruppi che vogliono prendere le distanze dai governi occidentali. Oltre all’imminente partenza dal Niger, negli ultimi giorni le truppe statunitensi hanno lasciato anche il Ciad, mentre le forze francesi sono state cacciate dal Mali e dal Burkina Faso. Allo stesso tempo, la Russia sta cercando di rafforzare le relazioni con le nazioni africane, presentandosi Mosca come un Paese senza alcun bagaglio coloniale nel continente.
Fonte: Ansa