Mentre la giunta golpista ha formato un nuovo governo, i vescovi dell’Africa Occidentale esortano a trovare un piano di pace per prevenire altri morti
Il comunicato
“Siamo profondamente preoccupati per le tensioni sub-regionali legate alla situazione politica in Niger”: lo scrivono i membri della Conferenze episcopali unite dell’Africa Occidentale (Cerao) in un comunicato pubblicato alla vigilia della riunioni di oggi, 10 agosto, ad Abuja (Nigeria) della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas) dopo l’ultimatum alla giunta golpista in Niger. “Di fronte alle vicende in atto nella nostra sub-regione – riporta l’agenzia Fides -, è nostro dovere morale, spirituale e pastorale rivolgere questa lettera di esortazione a tutti gli attori coinvolti, direttamente o indirettamente, nella gestione di questa crisi per invitare tutti ad esercitare moderazione, discernimento e responsabilità. È in gioco la vita dei nostri popoli dell’Africa occidentale” sottolineano i vescovi dei Paesi dell’Africa Occidentale, dopo gli interventi dei vescovi di Burkina Faso e Niger e dei vescovi della Nigeria.
No alla violenza
Ricordando l’intervento occidentale in Libia (2011), i vescovi sottolineano le incognite di un’azione di forza in Niger. “Noi, vostri pastori, siamo convinti, e la storia dei popoli ce lo insegna, che la violenza non risolve nessun problema, nemmeno quello che è all’origine della sua esplosione. Affermiamo e insistiamo con la Cedeao/Ecowas e l’Unione africana, per affermare che qualsiasi intervento militare in Niger in questo momento complicherebbe la situazione delle popolazioni del Niger e della sub-regione più di quanto porterebbe loro delle soluzioni”. “Il terrorismo ha già il suo macabro tributo di vedove, orfani, sfollati, affamati, mutilati, ecc. Le popolazioni non si aspettano che le istituzioni regionali e africane ne aggiungano altri” conclude la nota facendo riferimento al terrorismo jihadista che colpisce Niger, Mali, Burkina Faso e parti importanti della Nigeria.
Nel frattempo la giunta golpista ha formato un nuovo governo presieduto da primo ministro civile, Ali Mahaman Lamine Zeine, ex manager della Banca africana di sviluppo in Ciad, già capo di gabinetto dell’ex presidente del Niger Mamadou Tandja.
Fonte: Angesir