Un momento storico che può segnare il cambiamento degli equilibri di potere in Medio Oriente. Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parla dell’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, in una serie di dichiarazioni rilasciate in video e riprese dai media al suo rientro in Israele dagli Stati Uniti. L’eliminazione del vertice del movimento sciita libanese, ha spiegato il premier, sarebbe stata condizione essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che Israele si è prefissato, dal ritorno degli sfollati nel nord del Paese alla liberazione degli ostaggi rapiti nei raid di Hamas dello scorso 7 ottobre.
Punto di svolta
L’uccisione di Hassan Nasrallah segna uno “storico punto di svolta che potrebbe cambiare gli equilibri di potere in Medio Oriente per gli anni a vanire“: lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Banyamin Netanyahu, nella sua conferenza stampa di ritorno dagli Stati Uniti, ripreso da vari media. “La sua uccisione era un passo necessario per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”, ha continuato Netanyahu. “Abbiamo saldato i conti con i responsabili dell’omicidio di innumerevoli israeliani e di molti cittadini di altri Paesi, compresi centinaia di americani e decine di francesi”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu questa sera rilasciando una dichiarazione video dopo l’assassinio di ieri del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah.
Sfide significative
“Ho dato la direttiva e Nasrallah non è più con noi. La sua eliminazione favorisce il ritorno dei nostri residenti alle loro case nel nord, e promuove anche il ritorno dei nostri rapiti: più Sinwar vede che Hezbollah non verrà a salvarlo, maggiori saranno le possibilità del ritorno degli ostaggi”, ha detto questa sera Benyamin Netanyahu in una dichiarazione video, dopo essere tornato da New York. “Cittadini di Israele”, ha continuato. “abbiamo grandi risultati, ma il lavoro non è ancora completo. Nei prossimi giorni affronteremo sfide significative“.
Motore dell'”asse del Male”
“Hassan Nasrallah era ‘il terrorista’, il motore centrale dell’asse del male dell’Iran. Lui e i suoi uomini erano gli artefici del piano per distruggere Israele. Non solo è stato attivato dall’Iran, molte volte ha attivato anche l’Iran”. Lo ha detto Benyamin Netanyahu in una dichiarazione video dopo l’omicidio del leader di Hezbollah ieri a Beirut. Netanyahu, nell’insolita dichiarazione alla fine dello Shabbat, ha spiegato che “all’inizio della settimana ha riconosciuto che anche i pesanti attacchi che Israele aveva inflitto a Hezbollah non sarebbero stati sufficienti e che eliminare Nasrallah era una condizione essenziale per raggiungere gli obiettivi: riportare i residenti del nord sani e salvi alle loro case e cambiare l’equilibrio di potere nella regione per anni”. Finché Nasrallah fosse stato in vita, “avrebbe rapidamente riabilitato le capacità di Hezbollah”, ha detto. Il primo ministro si è poi rivolto all’Iran: “Chiunque ci colpirà, lo colpiremo. Non c’è posto in Iran o in Medio Oriente che il lungo braccio di Israele non possa raggiungere, e oggi sapete già quanto ciò sia vero. Siamo determinati a continuare a colpire i nostri nemici”, ha aggiunto.
Fonte Ansa