Un Occidente senza sufficiente coraggio. Così il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, si è espresso nel suo nuovo videomessaggio, ribadendo il proprio appello affinché gli aiuti all’Ucraina si traducano anche nell’invio di nuove armi. E di nuovi mezzi soprattutto, carri armati e aerei. E non solo. Secondo il leader ucraino l’Occidente “gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet”. “Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l’1% del loro coraggio”. Concetti che, nelle ultime ore, Zelensky è tornato spesso a ripetere, mentre i bombardamenti russi proseguono e dalle autorità ucraine viene denunciato anche l’uso delle vietate bombe a grappolo sugli obiettivi. Poche ore dopo, l’annuncio di nuovi colloqui, stavolta in Turchia.
Colloqui in Turchia
E’ pronto infatti un nuovo tentativo anche sul piano diplomatico. I prossimi colloqui saranno ospitati dalle autorità turche, a Istanbul. Dal 28 al 30 marzo, gli incontri si svolgeranno in presenza, come annunciato da David Arahamiya, uno dei componenti della delegazione ucraina, su Facebook. Un’intesa sulle nuove trattative che sarebbe arrivata a seguito di un accordo diretto fra Vladimir Putin e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Lo stesso capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ha confermato su Telegram l’inizio dei nuovi colloqui. Un appuntamento importante, in quanto sarà il primo incontro in territorio neutro dall’inizio del conflitto. Fin qui, le delegazioni si erano incontrate in Bielorussia, nei pressi del confine con l’Ucraina. Anche se, per la verità, in Turchia si erano incontrati i ministri degli Esteri dei due Paesi lo scorso 10 marzo, ad Antalya.