Come nel 1961, la presenza di navi russe nei dintorni dell’isola di Cuba suscita preoccupazione negli Stati Uniti. Nonostante il governo de L’Avana abbia dichiarato che l’arrivo della flottiglia russa rientri nell’ambito della cooperazione internazionale tra i due Paesi, Washington ha disposto misure di sorveglianza. La tensione non è la stessa di sessant’anni fa, forse, ma i timori sull’instabilità portata dal conflitto in Ucraina crescono.
Navi russe verso Cuba
Un distaccamento di navi da guerra russe della Flotta del nord “arriveranno domani a Cuba”: lo annuncia il comandante della Marina, Alexander Moiseev, citato dalla Ria Novosti. “Lo confermo, rientra nell’ambito della cooperazione internazionale tra Russia e Cuba”, ha detto il militare. Nei giorni scorsi erano state annunciate manovre militari nelle acque dei Caraibi.
Nei giorni scorsi, L’Avana aveva precisato che il gruppo di navi comprende la fregata Ammiraglio Gorshkov, che trasporta anche missili ipersonici Zirkon, e il sottomarino nucleare Kazan – che oggi hanno compiuto esercitazioni nell’Atlantico – la petroliera della Flotta Pashin e il rimorchiatore di salvataggio Nikolai Chiker. La missione si concluderà il 17 giugno.
Monitoraggio americano
Navi da guerra statunitensi e canadesi “seguono come un’ombra” la flottiglia russa che ha superato la costa orientale della Florida nel suo cammino verso Cuba: lo scrive Newsweek sulla base dei dati tracciamento marittimo e aereo open source. Per monitorare i russi è stato messo in campo anche un aereo P-8A Poseidon, considerato un “caccia sommergibili”. Le navi impegnate nel pattugliamento sarebbero la Cg Stone, i cacciatorpediniere Uss Truxtun e USS Donald Cook, e la fregata canadese HMCS Ville de Quebec.
Fonte: Ansa