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Navalny, venerdì i funerali a Mosca

Le esequie dell'oppositore di Putin si svolgeranno il 29 febbraio. La vedova alla Plenaria dell'Eurocamera: "Torturato tre anni"

Le esequie di Aleksej Navalny si svolgeranno a Mosca, il 29 febbraio. Tuttavia, parlando alla plenaria dell’Eurocamera, la vedova Yulia Navalnaya ha dichiarato di non sapere “se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che parteciperanno”. E lancia un attacco a Vladimir Putin: “Lui ha ucciso Navalny. Su suo ordine è stato torturato tre anni”.

Navalny: i funerali a Mosca

La cerimonia funebre per Alexei Navalny si svolgerà venerdì nella chiesa dell’Icona della Madre di Dio a Maryeno, nel sud-est di Mosca, e il suo corpo sarà sepolto nel cimitero di Borisovskoe.

Lo ha detto la sua portavoce, Kira Yarmysh. Il servizio funebre per Alexei – scrive su X Kira Yarmysh – si svolgerà presso la chiesa dell’Icona della Madre di dio a Maryino il primo marzo alle 14. Arrivate presto. La sepoltura avrà luogo nel cimitero Borosivskoe”.

Navalnaya alla Plenaria

“Il funerale si svolgerà dopodomani e non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che sono venuti a salutare Alexei”, ha detto la vedova Yulia Navalnaya parlando alla Plenaria dell’Eurocamera. “Pensavo che nei 12 giorni trascorsi dalla morte di Alexei avrei avuto il tempo di preparare questo discorso – ha spiegato – Ma prima abbiamo passato una settimana a prendere il corpo di Alexei e a organizzare il funerale. Poi ho scelto il cimitero e la bara”.

Un lungo applauso degli eurodeputati in piedi ha accolto l’ingresso in Aula di Yulia Navalnaya, invitata a parlare al Parlamento europeo dalla presidente Roberta Mestsola, a tre anni dalla sua ultima apparizione quando venne a ritirare in premio Sacharov 2021 assegnato a suo marito, ai tempi in carcere in Russia.

Attacco a Putin

“Molti hanno la sensazione che Putin non possa essere sconfitto – ha detto nel suo discorso in aula – E in questa disperazione mi chiedono: come posso aiutarvi? Sto pensando a come Alexei risponderebbe a questa domanda. Cercherò di rispondere, ma per farlo devo raccontarvi un po’ com’era lui. Alexei era un inventore. Aveva sempre nuove idee per tutto, ma soprattutto per la politica”.

“Putin deve rispondere di ciò che ha fatto al mio Paese. Putin deve rispondere di ciò che ha fatto a un Paese vicino e pacifico. E Putin deve rispondere di tutto ciò che ha fatto ad Alexei. Mio marito non vedrà come sarà la bella Russia del futuro, ma noi dobbiamo vederla. E io farò del mio meglio perché il suo sogno si realizzi, perché il male cada e questo bel futuro arrivi”, ha proseguito la vedova dell’oppositore del Cremlino.

“Navalny torturato tre anni”

“Putin ha ucciso mio marito, Alexei Navalny. Su suo ordine, Alexei è stato torturato per tre anni: è stato fatto morire di fame in una minuscola cella di cemento, tagliato fuori dal mondo esterno. Gli sono state negate visite, telefonate e persino lettere. E poi lo hanno ucciso e anche dopo hanno abusato del suo corpo e hanno abusato di sua madre”, ha scandito la vedova di Navalny.

Alleati affidabili

“Non avete a che fare con un politico, ma con un sanguinario mafioso. Putin è il capo di una banda criminale organizzata. Questa comprende avvelenatori e assassini, ma sono tutti solo burattini. La cosa più importante sono le persone vicine a Putin, i suoi amici, i suoi collaboratori e i custodi del denaro della mafia”, ha aggiunto Yulia Navalnaya secondo la quale “noi dobbiamo adottare i metodi della lotta alla criminalità. Non note diplomatiche, ma indagini. Non dichiarazioni di preoccupazioni, ma una ricerca dei consociati della mafia nei vostri Paesi”. “In questa lotta” contro Vladimir Putin, ha ribadito, “avete alleati affidabili: ci sono decine di milioni di russi che sono contro Putin, contro la guerra, contro il male che porta. Non dovete perseguitarli – al contrario, dovete lavorare con loro. Con noi”.

Fonte: Ansa

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