J.M Coetzee, J.K. Rowling, Jude Law… Sono solo alcuni dei grandi nomi internazionali che, in queste ore, si stanno mobilitando affinché il governo russo garantisca assistenza ad Aleksej Navalny. Lo storico oppositore del presidente Vladimir Putin, secondo quanto riferito dalla sua portavoce, Kira Yarmish, sarebbe in fin di vita. Una situazione aggravata dalle sue condizioni di detenzioni, definite “pessime” tanto da aver accelerato il deterioramento del suo fisico. Tanto che, secondo Yarmish, se non dovessero essere subito disposte delle cure adeguate, Navalny potrebbe morire nel giro di pochi giorni.
La lettera dei medici
Il 31 marzo scorso, in segno di protesta, Navalny aveva deciso di iniziare uno sciopero della fame. L’accusa rivolta al governo russo riguardava le sue condizioni di detenzione, con il personale carcerario che, addirittura, gli aveva negato la visita del proprio medico personale. Nelle scorse ore quest’ultimo, assieme ad altri tre specialisti, hanno inoltrato formale richiesta ai servizi carcerari, segnalando un preoccupante aggravamento dell’oppositore. Secondo il medico personale, Anastassia Vassilieva, il livello di potassio nel sangue avrebbe ormai raggiunto un livello critico. Questo potrebbe provocare gravi disfunzioni nel ritmo cardiaco, con possibilità concrete di un arresto improvviso. Già il 6 aprile Navalny era stato ricoverato in ospedale.
Appello per Navalny
Circa 70 gli artisti e scrittori, inclusi i premi Nobel Svetlana Aleksievic e Salman Rushdie, ad aver sottoscritto un appello indirizzato direttamente al presidente Putin, affinché il Cremlino acconsenta all’ingresso dei medici nel carcere e vengano prestate cure urgenti a Navalny. Il documento è visibile sul sito del quotidiano Le Monde e chiede che l’oppositore “riceva immediatamente attenzione medica adeguata e le cure urgenti di cui ha bisogno e alle quali ha diritto come tutti i cittadini russi”.