Due dei sei dispersi nel naufragio del veliero Bayesian, avvenuto due giorni fa al largo delle coste di Palermo, sono stati recuperati dai sommozzatori impegnati nelle ricerche. I corpi erano all’interno dello scafo, dove sono stati individuati grazie all’impiego di attrezzature subacquee specifiche.
Bayesian, recuperati due corpi
Sono stati recuperati dai sommozzatori dei vigili del fuoco i corpi di due dei sei dispersi del naufragio della Bayesian. Proseguono senza sosta le operazioni di ricerca degli altri dispersi con l’impiego di risorse navali, aeree e subacquee. I sub stanno infatti operando con l’ausilio di un ulteriore veicolo subacqueo a controllo remoto Rov.
L’indagine
Dopo avere sentito il comandante della Bayesian, James Cutfield, in queste ore i pm di Termini Imerese e i militari della Capitaneria di Porto stanno sentendo gli altri membri dell’equipaggio e i passeggeri sopravvissuti. Le loro testimonianze per cercare di ricostruire quanto successo nel corso del naufragio della barca a vela nel mare di Porticello. Da chiarire cosa sia successo che abbiamo provocato l’inabissamento della nave in pochissimi minuti.
Il nuovo “robot” per le ricerche
Intanto per le ricerche sono arrivati altri sub compresi i sommozzatori che hanno preso parte alla ricerche della strage della Concordia, la nave da crociera avvenuto la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. In questo modo potranno essere intensificate le immersioni per cercare di raggiungere le cabine che si trovano nella parte bassa dello scafo. Il “robot” è capace di operare sul fondale marino fino ad una quota di 300 metri e un’autonomia tra le 6 e le 7 ore. Il dispositivo messo in campo dalla Guardia Costiera, dotato di un’avanzata tecnologia che permette di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate, punta a fornire elementi utili e puntuali per ricostruire la dinamica dell’incidente a beneficio della Procura della Repubblica di Termini Imerese.
Fonte: Ansa