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Napoli, sei bellissimo

Champions. Azzurri travolgenti ad Amsterdam: Ajax battuta 6-1. Risorge l’Inter che a San Siro piega il Barcellona

Gli azzurri giocano a tennis in Olanda, travolgono a domicilio l’Ajax con un inequivocabile 6-1 frutto di un gioco semplicemente fantastico. Sorride, e ne aveva bisogno, anche l’Inter che a San Siro scaccia le polemiche, batte il Barcellona e torna a respirare a pieni polmoni.

Napoli show ad Amsterdam

Non si ferma la squadra di Luciano Spalletti che domina, in Italia e in Europa. Terza vittoria in Champions in altrettante uscite. Stavolta gli azzurri hanno fatto la voce grossa alla Cruijff Arena di Amsterdam, con l’Ajax battuta per 6-1. Primo posto a punteggio pieno con 9 punti, davanti al Liverpool con 6. E’ spettacolo quello azzurro in Olanda. Risultato già in cassaforte alla fine della prima frazione chiusa avanti sul 3-1. Spalletti lascia fuori Simeone e gli preferisce Raspadori, baciato da Dio e fulmine di guerra. Eppure erano stati gli olandesi a partire forte e trovare dopo una manciata di minuti il vantaggio con Kudus. A quel punto, il Napoli è stato bravo a mettersi subito alle spalle il vantaggio, continuare a fare il proprio gioco e illuminare con calcio champagne la Cruijff Arena. La scelta di Raspadori, ha però ripagato alla grande il tecnico di Certaldo, con l’ex Sassuolo che si è sacrificato tra le linee. Il pari è proprio dell’ispirato esterno, assist di Oliveira ed è 1-1, frutto di un calcio pulito, senza sbavature. Lobotka in mezzo detta i tempi illumina, davanti gli azzurri sono schegge impazzite. Il Napoli mette la freccia alla mezz’ora, cross preciso di Kvaratskhelia per Di Lorenzo: 2-1. Il Napoli non si accontenta, approfitta dei varchi lasciati dagli olandesi che si scoprono. E il Napoli li punisce con il 3-1 che chiude la frazione e mette in ginocchio l’Ajax. La firma è di Zielinski che se ne va in campo aperto e fulmina alle spalle del portiere di casa.

Altri tre gol azzurri, spettacolo puro

Ripresa ancora più scoppiettante con il Napoli che è in salute e si vede. Autoritario, impeccabile in tutte le zone del terreno di gioco. E alla ripresa, dopo una manciata di secondi, gli azzurri calano il poker, ancora con Raspadori che dall’altezza del dischetto, infila con un destro imparabile: 4-1. Ma che spettacolo. Finita? Manco per idea, perché il Napoli è tanto e piazza la manita a ridosso dell’ora di gioco: Kvaratskhelia chiede l’uno-due a Raspadori, entra in area e la piazza col piatto sul palo più lontano. E’ 5-1 per il Napoli che dilaga, crea azioni a getto continuo, la gente di Amsterdam lascia anzitempo lo stadio, mentre Tadic prende il rosso diretto e lascia in dieci i suoi. E al tramonto del match arriva il sesto gol: la firma è quella di Giovanni Simeone. E per stasera può bastare, perché anche in Olanda il Napoli vince e si diverte. Chapeau.

Inter a denti stretti

Per uscire da un momento poco felice, serviva solo vincere, e l’Inter l’ha fatto, battendo il Barcellona, scavalcando in classifica i blaugrana, prendendosi il secondo posto alle spalle del lanciatissimo Bayern Monaco. A San Siro finisce 1-0: decide Calhanoglu ed è una rete che vale tantissimo, per morale e per il prosieguo della Champions. La migliore Inter di stagione si ritrova nel momento del bisogno, nella partita più difficile perché contro la squadra di Xavi, i timori erano tanti. L’Inter li ha spazzati via tutti con una prestazione sanguigna, di cuore e carattere. Decide un gran gol di Calhanoglu, ma è un’Inter concreta, bellissima come forse non si era mai vista finora. Sbaglia nulla la squadra di Inzaghi. Come detto, primo tempo dominato. Il Barcellona si vede poco, annullato dal calcio propositivo e scintillante dei nerazzurri. Proteste anche per la mancata concessione di un calcio di rigore per un mani di Eric Garcia, decisione però apparsa corretta dopo la visione al Var. Non è stato un gran primo tempo sul piano delle occasioni, ma della qualità espressa dall’Inter, con la difesa a cinque che stavolta ha sbagliato nulla, regalando sicurezza allo stesso Onana. Poi il gol del turco, con una botta da fuori che infila ter Stegen. Giusto così. Riparte di slancio la formazione blaugrana che prova a rimetterla in carreggiata. Ci prova subito Dembelé, bravo Onana aiutato anche dal palo. Poi, arriva anche l’aiuto del Var che annulla un gol di Pedri per un mani precedente di Ansu Fati, dopo un’uscita difettosa di Onana. Nel finale brivido per un presunto mani di Dumfries. Ci pensa il Var a stabilire che non è rigore. Otto di recupero, di sofferenza, con l’Inter che stringe i denti e porta a casa una vittoria preziosissima. Per la Champions e per il morale.

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