Cuore e carattere non sono mancati alla squadra di Francesco Calzona che a Barcellona ci ha provato con intensità e determinazione fino alla fine. Anche quando si è trovato dopo una manciata di minuti sotto di due gol, firmati Lopez e Cancelo. Rrahmani l’ha ripresa ma nel secondo tempo, dopo che Lindstrom ha fallito il possibile 2-2, è calato il sipario sulla sfida con il gol di Lewandowski che ha chiuso i giochi.
Le scelte
Xavi Hernandez deve fare a meno di Pedri e DE Jong che non hanno recuperato, unitamente alle assenze di Gavi, Baldè e Ferran Torres. Atteggiamento speculare dei due tecnici che si mettono a specchio (4-3-3): nel Barcellona tridente offensivo affidato a Lamine Yamal, Lewandowski, Raphinha, con Joao Felix dirottato in panchina. In mezzo Lopez, Christensen e Gundogan. Tra i pali ter Stegen, difesa a quattro con Koundé, Araujo, Cubarsì e Cancelo. Nel Napoli, Francesco Calzona fritrova Rrhmani che riprende posto al centro della difesa accanto a Juan Jesus, con Di Lorenzo e Mario Rui esterni. In mezzo Anguissa, Lobotka e Traoré. Tridente offensivo con Politano, Osimhen e Kvaratskhelia. Fischia l’olandese Makkelie.
Subito Barça, Rrahmani rimette in piedi il Napoli
Un inizio maledettamente difficile per il Napoli che incassa due gol in due minuti e dopo appena quindici è sotto di due gol. Il Barcellona parte fortissimo, spinge sugli esterni e fa male agli azzurri, anche se la prima palla gol capita sui piedi di Osimhen che si presenta solo davanti a ter Stegen, ma si fa ipnotizzare. Il muro difensivo azzurro crolla su un colpo maligno di Fermin Torres che raccoglie l’assist di Joao Cancelo e mette dentro a porta vuota. Neppure i tempo di riordinare le idee, che il Barcellona passa ancora. Strappo di Yamal che mette in mezzo per Raphinha che regala il cioccolatino all’ex Inter Cancelo che in tap in mette dentro. Esplode l’Olimpico di Barcellona, morale sotto la suola degli scarpini per gli azzurri, colpevoli, soprattutto in occasione del primo gol, con le maglie della difesa troppo larghe dove sono andati a nozze i blaugrana. Il Napoli continua a sbandare e fatica ad uscire. D’improvviso il guizzo della squadra di Calzona: Politano fa il vuoto a destra e mette a rimorchio per Rrahmani che la piazza con un diagonale inprendibile. Prende coraggio il Napoli e Di Lorenzo esalta i riflessi di ter Steghen, poi va fuori una conclusione di Kvaratskelia. Un buon Napoli bravo a reagire dopo il doppio svantaggio e a rimettersi in gioco.
La chiude Lewandowski
Si ricomincia con il Napoli a spingere ed è ancora il georgiano ad esaltarsi con una conclusione ad incrociare sul secondo palo, fuori di poco. Il Napoli insiste, Osimhen entra in area, Cubarsì gli tocca il piedi di appoggio e va giù. Per arbitro e Var tutto regolare, ma i dubbi restano. Bravo Meret a metterci i guantoni sulla conclusione velenosa di Raphinha. Si gioca senza soluzione di continuità. Cambio nel Barcellona, fuori Fermin Lopez per fare posto a Sergi Roberto, dentro anche Oriol al posto di Christensen. Pasticciano i giocatori del Barcellona sulla percussione di Politano, Osimhen non riesce a girarsi e appoggia su Anguissa, murato. Fuori Politano, dentro Lindstrom nel Napoli.
La partita si riapre perché il Barcellona non si sente sicuro. Meret chiude bene su Raphinha, e si ripete sulla conclusione a botta sicura di Lewandowski, ma il colpo vincente del talentino blaugrana è maturato in evidente posizione di offside. Venti alla fine, partita ancora tutta da giocare, con il Barcellona che adesso ci prova con maggior convinzione. Meret chiuse su una botta dal limite di Raphinha, poi azione alla mano dei blaugrana che porta al tiro Yamal, sinistro a botta sicura che non inquadra lo specchio di un nulla. Fuori Traorè, dentro Raspadori nel Napoli che approfitta di un disimpegno errato della difesa blauìgrana, Oliveira recupera il pallone e lo mette dentro di prima intenzione, Lindstroim è solo, ma da due passi fallisce clamorosamente il colpo grosso. Fuori Raphina, dentro Joao Felix. Un errore, quello del danese, che il Napoli paga carissimo, perché dal possibile 2-2 al 3-1 è un attimo. Azione alla mano bellissima dei blaugrana con Sergi Roberto che penetra nel cuore della difesa azzurra per servire a Lewandowski la palla del 3-1, col polacco che la mette dentro da due passi. Il Napoli si scuote, Oliveira colpisce l’incrocio da posizione defilata. Il Napoli c’è e ci prova fino alla fine, con la forza della disperazione, Kvara manda ad un centimetro dal palo. Fischia Makkelie e solo allora il Napoli si arrende. Azzurri fuori dalla Champions, Barcellona ai quarti.