Parole dure, da parte del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nei confronti dell’omologo russo, Vladimir Putin. Il leader americano lo ritiene infatti “responsabile della morte di Aleksej Navalny”, avvenuta nella prigione artica nella quale era detenuto. Secondo la versione di Mosca, l’oppositore di Putin sarebbe deceduto a causa di una trombosi. Spiegazione che, tuttavia, ha tutt’altro che convinto la comunità internazionale che, da più parti, accusa il presidente russo o chiede chiarezza sull’accaduto. Intanto il Cremlino si difende: “Accuse inaccettabili”.
Navalny, l’accusa di Biden
“Vladimir Putin è responsabile della morte di Aleksej Navalny“: lo ha detto Joe Biden commentando la morte in un carcere russo dell’oppositore. “Non sono sorpreso e allo stesso tempo sono sconvolto dalla notizia”, ha aggiunto il presidente Usa. “Non sappiamo esattamente cosa è successo ma non c’è dubbio che è una conseguenza di qualcosa che hanno fatto Putin e i suoi scagnozzi”, ha sottolineato Biden, aggiungendo: “Navalny era una potente voce della verità, un uomo coraggioso icona della lotta alla corruzione e alla violenza”.
La replica del Cremlino
Il Cremlino giudica “assolutamente inaccettabili” le accuse rivolte a Mosca dai Paesi occidentali per la morte in carcere di Aleksej Navalny. “Non ci sono dichiarazioni dei medici, nessuna informazione dagli esperti forensi, nessuna informazione definitiva dal Servizio penitenziario federale, nessuna informazione sulla causa della morte, e abbiamo queste affermazioni, assolutamente scandalose”, ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, citato dai media statali russi.
L’avviso della Procura
L’oppositore russo Navalny è morto per “un coagulo sanguigno”, una trombosi. Lo riporta la tv russa Russia Today citando una sua fonte. La Procura di Mosca ha messo in guardia dal partecipare ad una manifestazione in memoria di Navalny nel centro della capitale. Lo riferisce l’agenzia Tass. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sostiene che Putin sia stato informato della morte dell’oppositore russo Aleksej Navalny, ma di non conoscere la cause del decesso. Lo riportano le agenzie Interfax e Tass.
Parolin: “Stupore e dolore per Navalny”
“Mi dispiace molto, pensavo che la cosa si sarebbe potuta risolvere in maniera diversa. Invece questa notizia ci stupisce e ci riempie di dolore”. Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, riferiscono i media vaticani, parlando della morte di Alexey Navalny.
Alla domanda se questo avvenimento cambi la posizione della Santa Sede nei confronti della Russia, il cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha risposto: “È prematuro dire queste cose… Abbiamo appena saputo”.
Fonte: Ansa