Covid, Fda dà via libera la vaccino Moderna: “Pronti alla distribuzione”

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Dopo Pfizer, c’è Moderna. La Food and Drug administration (Fda) degli Stati Uniti ha dato il beneplacito all’azienda statunitense ad avviare la distribuzione del suo vaccino contro il Covid-19. A riferirlo è la stessa Fda, in un messaggio su Twitter, nel quale specifica che “l’autorizzazione all’uso permette che il vaccino venga distribuito negli Stati Uniti per gli individui di età pari o superiore ai 18 anni”.

Un’autorizzazione che consentirà di accelerare il processo di vaccinazione e di allargare lo spettro di vaccinati. Infatti, il vaccino Moderna potrà essere distribuito a chi ha più di 18 anni. Ribadisce il commissario Stephen Hahn: “Con l’approvazione di due vaccini, la Fda ha compiuto un altro passo cruciale nella lotta alla pandemia globale”.

Accelerazione nella distribuzione

Il via libera è stato accolto positivamente da Moderna che, tramite l’amministratore delegato Stéphan Bancel, ha fatto sapere che l’azienda resta concentrata “sul potenziamento della produzione per aiutarci a proteggere quante più persone possibile da questa terribile malattia”. Inoltre, la stessa Moderna spiega che la distribuzione del vaccino al governo degli Stati Uniti inizierà subito.

“Tramite il processo di revisione trasparente e scientifico – spiega ancora Hahn, della Fda -, due vaccini sono stati approvati in modo veloce nel rispetto di standard di sicurezza rigorosi”. La distribuzione, infatti, verrà avviata già la prossima settimana, insieme al vaccino messo a punto dalla Big Pharma Pfizer-BioNTech, già distribuito e somministrato nel Regno Unito. Ed è pronto a esserlo anche in altri Paesi.

Come funziona il vaccino Moderna

“Circa 20 milioni di dosi saranno consegnate entro la fine di dicembre 2020″, precisa Bancel. Nei giorni scorsi Moderna aveva parlato di un vaccino efficace al 94,1% per il suo (ex) candidato vaccino. Anche l’analisi dei dati di sicurezza ha dato il là all’autorizzazione parlano di una tale efficacia, sulla base di uno studio condotto su 30.351 persone.

Per il vaccino Moderna somministrazione in due dosi, a un mese di distanza. Come precisato dall’azienda, il vaccino conterrà una minima parte dell’Rna del virus, ai fini della produzione della proteina spike. Una procedura necessaria ai fini di istruire l’organismo a reagire all’intruso, generando quindi una risposta immunitaria.

Damiano Mattana: