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Stati Uniti sotto assedio: paura nelle principali città americane

Capo polizia: "Altri tre agenti 'complici'". Oggi videoconferenza Trump con governatori. Migliaia di manifestanti a New York, arrestata la figlia di Di Blasio

E’ di due agenti morti e uno ferito il bilancio della sparatoria che si è verificata a Davenport, Iowa, nel corso delle proteste per la morte di George Floyd. Il capo della polizia locale, Paul Sikorski, ha riferito in una conferenza stampa che tre agenti hanno subito un agguato mentre erano in pattugliamento e che vari colpi di arma da fuoco hanno colpito la loro auto. Due agenti sono morti, il terzo è ferito ma non in pericolo di vita. La polizia ha arrestato diverse persone che fuggivano dalla scena a bordo di un’auto. Sirkoski ha aggiunto che la polizia ha risposto a decine di incidenti in città nei quali sono stati sparati colpi di arma da fuoco e che in totale sono state colpite quattro persone. Il sindaco di Davenport Mike Mateson ha annunciato che introdurrà il coprifuoco per stasera e chiederà al governatore Kim Reynolds di mobilitare la guardia nazionale.

L’autocisterna sulla folla

Un’autocisterna ha puntato diritto sulla folla di manifestanti che stavano manifestando per la morte di George Floyd, su una superstrada di Minneapolis – la città epicentro dell’ondata di proteste – ma nessuno risulta ferito. Il guidatore dell’automezzo – scrivono diversi media – è stato arrestato. L’episodio, di cui si è saputo di recente, risale alle 18 ora locale di ieri. Oggi l’agente incriminato per l’uccisione di George Floyd, Derek Chauvin, deve comparire in tribunale oggi a Minneapolis. Lo riferisce la Cnn citando documenti giudiziari.

Capo polizia: “Altri tre agenti ‘complici’

Il capo della polizia di Minneapolis,  Medaria Arradondo(il primo afroamericano a diventare capo della polizia nella principale città del Minnesota, in Usa)  si é recato nel luogo in cui un suo agente ha ucciso George Floyd, anche lui afroamericano, “per rendergli omaggio”. Rispondendo in diretta sulla Cnn alla famiglia della vittima che chiede l’arresto anche degli altri tre poliziotti coinvolti, ha detto che “il silenzio e l’inazione sono complicità” aggiungendo che la morte di Floyd è stata una “violazione di umanità”.

Gli agenti solidarizzano con la protesta

Sono molti i dirigenti di polizia e agenti si sono uniti ai dimostranti in segno di solidarietà. Due agenti nel Queens, a New York, si sono chinati su un ginocchio – un atto di protesta popolare nel mondo sportivo americano per denunciare le iniquità razziali – mentre erano in cerchio e venivano letti i nomi di altri afroamericani uccisi dalla polizia, come Trayvon Martin e Philando Castile. In Michigan lo sceriffo della contea di Genesee Chris Swanson ha marciato con i dimostranti, come pure il capo della polizia di Norfolk, in Virginia. In ginocchio anche alcuni agenti al Lafayette park a Washington, davanti alla Casa Bianca, oggetto nella notte di forti proteste e scontri tra manifestati e polizia.

Migliaia di manifestanti a New York, arrestata la figlia di Di Blasio

Nuova, imponente manifestazione di protesta a New York contro la morte di George Floyd. Migliaia di persone sono scese in piazza, in particolare a Manhattan e a Brooklyn. Sono già stati registrati alcuni momenti di tensione e un’auto é stata bruciata vicino a Union Square. Chiara de Blasio, la figlia 25enne del sindaco di New York, é stata arrestata durante le proteste di sabato sera. Lo scrive il New York Post, citando le forze dell’ordine. La giovane é finita in manette dopo che la polizia ha dichiarato illegale un assembramento tra la 12ma strada e Broadway, dove erano scoppiati alcuni tafferugli ed erano state bruciate auto delle forze di sicurezza. Sempre sabato notte, due avvocati sono stati arrestati per un attacco con molotov ad un’auto della polizia. Si tratta di Urooj Rahman, 31 anni, legale per i diritti umani, e Colinford King Mattis (32), socio di uno studio legale dopo essersi laureato a Princeton.

Oggi videoconferenza Trump con governatori

Il presidente americano Donald Trump terrà oggi una videoconferenza con i governatori Usa, i rappresentanti delle forze dell’ordine e i dirigenti della sicurezza nazionale sul mantenimento della sicurezza delle comunità, sullo sfondo delle proteste per la morte di Floyd. Lo prevede il programma della Casa Bianca.

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