Milano: due nuovi positivi si aggiungono al focolaio nella palestra

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Sale a 12 il numero dei positivi collegato al focolaio Covid-19 in una palestra milanese, in un caso si tratta di variante Delta, l’ex “indiana”. E due casi di ex “indiana” sono stati stati individuati in Sardegna. “Non sembra eludere i vaccini, in ogni caso dobbiamo potenziare il sequenziamento”, ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

I nuovi casi

Si aggiunge due nuovi positivi al totale dei contagiati della palestra di Milano, tutti in isolamento. Lo comunica in una nota ATS Città Metropolitana di Milano che sottolinea di aver fatto richiesta di sequenziamento per tutti i positivi. Se per un caso già comunicato sabato si tratta di variante Delta (ex indiana), per gli altri 11 si è in attesa dei risultati di laboratorio. Solo un caso su 12 è stato ricoverato mentre gli altri sono seguiti al domicilio.

Dei due individuati in Sardegna, uno dei due era già vaccinato e “non ha avuto sviluppato sintomi, il decorso è stato veloce“. Lo ha detto il direttore del laboratorio di analisi del Policlinico di Cagliari, Ferdinando Coghe. “Abbiamo isolato la variante delta, quella indiana, una a nord e una nel sud della Sardegna”, ha aggiunto.

“Uno dei due cittadini sardi è stato contagiato da uno straniero, il secondo è risultato positivo di rientro dalla Gran Bretagna“, ha spiegato Coghe.

Migliorare il sequenziamento

“In UK coloro che prendono la variante indiana sono prevalentemente coloro che non sono vaccinati o che hanno fatto solo una dose di vaccino. Poi c’è una parte residuale, ma da considerare, che ha fatto entrambe le dosi. Significa che questa variante e’ in ogni caso combattuta dai vaccini, non sembra eludere i vaccini. Questa variante ci insegna che occorre correre con le seconde dosi. Ma il secondo insegnamento e’ che dobbiamo migliorare il sequenziamento“, ha detto a Sky TG24 il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite di Timeline. Lo riporta Italpress.

“Fondi sono stati stanziati, dobbiamo però migliorarci. Il primo budget che ho richiesto, per iniziare, è stato 15 milioni di euro e chiederò un raddoppio. Cercare le varianti è prioritario quanto andare avanti con le vaccinazioni”, ha detto Sileri.

Il virologo

“Dalle valutazioni inglesi rimane ancora una protezione dalla malattia dell’80% dopo la prima dose e del 95% dopo la seconda, quindi è importante eseguire entrambe le dosi e farlo velocemente“, ha detto all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano. “Il dato finora è basso, ma probabilmente è sottovalutata”, avverte Pregliasco in merito alla diffusione della variante Delta. Il rischio, “come ho detto fin dall’inizio è che in autunno ci sia un rialzo dei contagi, un colpo di coda del virus”, ricorda il virologo, scrive sempre Adnkronos.

Lorenzo Cipolla: