Emozioni tante, sorprese zero nel sabato del villaggio del calcio italiano. Dove cambia assolutamente nulla nei quartieri alti, dove l’Inter risponde al Napoli, batte l’Udinese a San Siro e resta in scia degli azzurri sia pur a quindici lunghezze di ritardo. Spazza via le incertezze il Milan che passa a Monza e si stacca al terzo posto.
Batticuore Inter
Soffre, stringe i denti nel momento più difficile della gara, prima di piazzare il colpo vincente e rimanere solitaria alle spalle del Napoli capolista seppure a meno 15. Vince l’Inter che a San Siro spazza via l’Udinese: vince 3-1 una partita complicata decisa grazie alla qualità dei suoi solisti. Nervosismo padrone a San Siro in un primo tempo fatto di tante proteste. Meglio l’Inter che parte bene e reclama subito un rigore per un intervento di Udogie su Barella. Il contatto c’è, i dubbi pure, ma per l’arbitro tutto regolare. Ma è destino che il rigore prima o poi a San Siro debba essere fischiato perché a stretto giro Walace stende Dumfries. Stavolta Dionisi si fa aiutare dal monitor, immagini chiare, calcio di rigore tirato due volte, perché sulla prima conclusione Lukaku calcia malissimo, Silvestri intuisce ma va ripetuto perché c’era un giocatore dell’Udinese in area e stavolta il belga non sbaglia. Conclusione forte incrociata: 1-0 Inter che pian piano abbassa il ritmo gara, ma permette ai friulani di respirare e farsi vedere dalle parti di Handanovic. E al tramonto della prima frazione, arriva il pari friulano. Pereyra scappa a destra, Darmian si dimentica di Lovric che da due passi raccoglie l’invito del compagno e fredda Handanovic: 1-1 all’intervallo. Spinge l’Inter nella ripresa, lasciando all’Udinese solo il controgioco, ma partita intensa. Silvestri si supera su Mkhitaryan, poi dentro Lautaro Martinez e Calhanoglu al posto di Lukaku e Brozovic. Silvestri ipnotizza Dzeko, poi è Dumfries a salvare un controgioco friulano e sul rovesciamento di fronte, la sblocca di nuovo l’Inter con una conclusione al volo dal limite di Mkhitaryan su centro di Dimarco: 2-1 Inter a poco più di quindici dalla fine. Nel finale Inter e Udinese non si risparmiano, ma il punteggio non cambia. Lautaro Martinez ha sui piedi la palla del 3-1, ma spreca il contropiede calciando alto. Ma un minuto dopo, azione in fotocopia, e stavolta l’argentino non sbaglia: 3-1 Inter, con i nerazzurri che restano da soli alle spalle del Napoli.
Messias lancia in orbita il Milan
Il derby di Monza, lo vince il Milan. Di misura, grazie ad un gol nel primo tempo di Messias. Partita bella, godibile, giocata a viso aperto da un Monza che ha evitato inutili tatticismi. Parte forte e meglio la squadra di casa che impegna Tatarusanu in un paio di occasioni. Cresce alla distanza il Milan, che piano piano si prende le chiavi del centrocampo e detta i tempi della gara. Leao è ispirato e lo dimostra da subito, chiamando alla parata Di Gregorio. Il Milan la sblocca intorno alla mezz’ora di gioco quando Pessina, nel tentativo di allontanare un pallone sporco, calcia dalle parti di Messias che mette a terra e di sinistro mette alle spalle del portiere brianzolo. Il Monza riparte nella ripresa con la voglia di riprenderla, con Petagna che impegna a terra Tatarusanu. Si scopre la formazione di Palladino, lasciando spazio al controgioco rossonero. Clamorosa l’occasione che capita a Theo Hernandez che in un tre contro uno, tenta lo scavetto invece di servire Leao solo al centro, palla sul fondo, disperazione Milan. Non cambia il canovaccio del match, con il Monza che ci prova e a venti dalla fine va vicinissima al pari con un sinistro rasoterra di Ciurria che centra la base del palo, con la palla che finisce sulla schiera di Tatarusanu e si spegne sul fondo. Insiste il Monza ma il Milan rischia di colpire sempre in controgioco e ci vuole un intervento di Di Gregorio sul piatto di Tonali, poi De Ketelaere calcia a porta vuota, salva Pessina. Cinque di recupero per l’assalto finale e coraggioso del Monza. Ma succede nulla. Vince il Milan, stasera terzo in solitaria.
Domani le altre
Classifica cristallizzata con il Napoli a quota 62, quindi Inter 47 e Milan 44. Domani tocca alle altre pretendenti alla grande Europa. Comincia l’Atalanta (punti 41) che alle 12.30 ospita al Gewiss il Lecce, alle 18 tocca alla Lazio (punti 39) attesa alla sfida dell’Arechi contro la Salernitana, ed infine alle 20.45, scende in campo anche la Roma (punti 41) che all’Olimpico affronta il Verona.