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Milan e Napoli, avanti tutta

Al comando, dopo le gare del sabato, ci sono rossoneri e azzurri, entrambi vittoriosi, con non pochi problemi, contro Samp e Spezia. Vince anche l’Inter che al novantesimo piega il Torino

Al comando, dopo le gare del sabato, ci sono rossoneri e azzurri, entrambi vittoriosi, con non pochi problemi, contro Samp e Spezia. Vince anche l’Inter che al novantesimo piega il Torino.

Milan di forza

E’ un Milan cinico e spietato, che approfitta delle occasioni che la partita gli offre. Vince a Marassi contro la Samp e si prende la vetta della classifica insieme al Napoli, in attesa della risposta dell’Atalanta. Contro la Samp finisce 2-1: sblocca in avvio Messias propiziato dalla solita fulminante incursione di Leao dopo appena sei minuti di gioco. Il Milan trova anche il raddoppio con l’incornata di De Ketelaere, annullato dal Var per un offside di Giroud. In mezzo l’occasione doriana con il tiro a giro di Djuricic dalla distanza che centra la traversa. Nel finale di tempo ancora Milan con Giroud, bravo Audero a chiudere sull’ariete rossonero. Alla ripresa del gioco, il Milan resta in dieci per il rosso a Leao per un fallaccio su Ferrari. E la Samp trova subito il pari con Djuricic che sfrutta un centro morbido di Augello per uccellare Maignan: 1-1 dopo dieci minuti nella ripresa. Emozioni a ritmi continuo. Un mani di Villar in area viene punito con il calcio di rigore. Giroud trasforma e riporta avanti il Milan. Di rigore ne reclama uno anche la Samp per un contrasto tra Kjaer e Sabiri, Fabbri lascia correre. Nel finale, forcing della Samp, Verre colpisce il palo. La Samp insiste, ma non c’è più tempo. Finale nervoso, rosso per Marco Giampaolo. Vince il Milan che vola in vetta. Blucerchiati sempre in piena zona rossa.

Raspadori all’ultimo respiro

Il Napoli conquista tre punti d’oro che stasera valgono la testa della classifica. Ma quella contro lo Spezia, è stata una gara di grandissima sofferenza, tanto che il risultato è stato sbloccato quando al novantesimo mancavano appena due giri di lancette. A decidere il match del “Maradona”, una girata di Giacomo Raspadori, fino a quel momento impalpabile e sprecone. Lo Spezia torna a casa con zero punti, ma una prova convincente sotto l’aspetto difensivo e qualche occasione, ghiottissima, sfiorata per fare bottino pieno. Ed esplode la festa del “Maradona” e del Napoli che, almeno per una notte, si gode il primato.

Napoli non bellissimo anzi, il contrario, con lo Spezia ben messo in campo e bravo a bruciare sul nascere le velleità azzurre. Gli azzurri fanno la partita, ma non graffiano, con lo Spezia attento e pronto a ripartire in controgioco con Gyasi e Nzola che spesso hanno mandato in difficoltà l’impalcatura napoletana. Negli azzurri, l’unico a brillare, è il solito Kvaratskhelia, che dimostra di essere davvero al top della condizione. Ci prova subito in un paio di occasioni, ma Dragowski è attento. Lo Spezia pensa a difendere e lo fa bene e neppure i cambi di Spalletti sortiscono gli effetti sperati. Politano e Raspadori sono imprecisi, Lozano si ferma sull’esterno della rete, mentre i liguri si divorano nel finale la palla che poteva cambiare il corso della partita. Dallo spavento all’estasi, al gol di Raspadori che rompe l’incantesimo e fa sognare Napoli. Che, come stasera, vince giocando non bene. A Spalletti, espulso per proteste, va bene così.

Brozovic salva l’Inter contro il Torino

Come il Napoli, anche l’Inter soffre e col Torino la sblocca solo a un minuto dalla fine. Stavolta, a salvare i nerazzurri e far respirare Simone Inzaghi, è Marcelo Brozovic con un tocco morbido sotto misura dopo un centro al bacio di Nicolò Barella. E’ il secondo gol consecutivo per Brozovic. Mastica amaro il Toro che stava assaporando l’idea di tornare a casa con un punto prezioso ed invece, il veleno, per i granata, era tutto nella coda. Per l’Inter, un sospiro di sollievo dopo le sconfitte con Lazio, Milan e Bayern. Un altro passo falso, non sarebbe stato tollerato. Una gara difficile, con il Torino che non ha sfigurato e si morde il gomito per qualche occasione fallita anche grazie alle parate di un super Handanovic. Inter non bellissima, ma intanto tre punti d’oro che dicono che questa squadra ha carattere e non molla mai. Un primo tempo al di là della noia, con i fischi di San Siro che la dicono lunga sulla pochezza dei primi quarantacinque minuti. Il Toro regala nulla, chiude bene gli spazi e si va vedere con Vlasic, salva di piede Handanovic. Meglio la ripresa, col Toro che sfiora il gol con Sanabria, che successivamente viene espulso, ma il Var corregge Ayroldi che tramuta il rosso in giallo. Handanovic sugli scudi, bravo a chiudere su una bordata di Rodriguez. Nel finale ci prova Lautaro. Al novantesimo, quando l’incubo si stava materializzando, il guizzo vincente di Brozovic. Stasera, Inzaghi può andare a dormire sereno.

Domani Juve e Atalanta

La giornata di domani può permettere all’Atalanta, in caso di vittoria sulla Cremonese al Gewiss Stadium di Bergamo, di riprendersi in solitaria la vetta della classifica. Vuole volare alto anche la Juventus che allo Stadium, alle 20.45, affronta la Salernitana. Occhio alla Lazio che ospita il Verona con l’intento di allungare in classifica verso i quartieri alti. Da seguire anche il derby del Dall’Ara tra Bologna e Fiorentina delle 15. Entrambe hanno bisogno di punti pesanti. Lunedì si chiude la giornata con il posticipo serale tra Empoli e Roma con i giallorossi chiamati a rispondere sul campo dopo le due sconfitte consecutive con Udinese e Ludogorets.

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