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Migranti, Lampedusa in emergenza: decine di sbarchi nella notte

Quasi 600 migranti sbarcati a partire dalla mezzanotte: l'hotspot dell'isola ha superato la capienza massima e un'altra nave è in arrivo

Prosegue l’odissea del Mediterraneo per i migranti in fuga dalle coste africane. La scorsa notte, un peschereccio con oltre 600 migranti a bordo è stato soccorso alla Guardia Costiera e da una motovedetta della Guardia di Finanza, dopo essere stato intercettato da un mercantile al largo delle coste calabresi. Sullo scafo sono stati rinvenuti i corpi privi di vita di cinque persone, mentre altre sono state soccorse direttamente in acqua. I salvati, 674 in totale, sono stati poi trasbordati sulla nave Diciotti, mentre un velicolo da pattugliamento marittimo P72A della Marina Militare ha sorvolato l’area in cerca di eventuali dispersi. Le operazioni di soccorso sono avvenute nell’area Sar italiana, dirette dal Centro Operativo Nazionale di soccorso della Guardia Costiera. Il tutto in una notte decisamente complicata per le Capitanerie di porto italiane.

Lampedusa, hotspot pieno

Nelle ultime 24 ore, l’hotspot di Lampedusa è stato letteralmente riempito a seguito dei continui sbarchi che hanno interessato la Sicilia. Nella notte, 111 migranti, fra afghani, pakistani, sudanesi, senegalesi e altri provenienti dal Corno d’Africa, hanno posato piede sulla terraferma. Si è trattato del sedicesimo sbarco a partire dalla mezzanotte. I migranti erano imbarcati su una lancia di circa 9 metri, partita dalla città libica di Zuwara e intercettata 6 miglia al largo dalla costa, ancora una volta da una motovedetta della Guardia Costiera. In totale, dalla mezzanotte, sono state 522 le persone sbarcate a Lampedusa. Nella giornata precedente erano stati registrati altri 13 sbarchi, per un totale di 350 persone.

Altri migranti in arrivo

L’hotspot dell’isola è quindi di nuovo in emergenza. Ulteriori migranti hanno raggiunto le coste italiane a bordo di alcuni barchini, approdati fra Cala Pisana e molo Madonnina. Al momento, peraltro, non sono previsti trasferimenti per svuotare, almeno parzialmente, la struttura di prima accoglienza. La quale non dispone di più di 350 posti come capienza massima. Inoltre, un recente tweet di Sea Watch 3 ha segnalato la presenza di altre 428 persone, fra le quali donne e bambini, dirette verso le coste italiane. Fra queste, una donna incinta di 9 mesi e un paziente con gravi ustioni.

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