Negli ultimi due giorni, Open Arms ha salvato la vita a 150 persone che, a bordo di tre imbarcazioni, stavano tentando di arrivare in Italia. Oltre a metterli in salvo l’ong ha fornito assistenza medica
La nota di Open Arms
Salpato dal porto di Marsala lo scorso martedì per la missione 112, il veliero Astral di Open Arms ha soccorso 150 persone nelle ultime 48 ore. La notizia arriva dalla stessa Ong, che spiega che nella giornata di ieri sono state due le imbarcazioni a cui è stata fornita assistenza. Come viene spiegato in un comunicato, “la prima, avvistata nella mattinata, era una barca di metallo, rimasta senza benzina dalla sera precedente e quindi in avaria per tutta la notte, con a bordo 50 persone provenienti dalla Somalia e dal Gambia, salpate da Sfax, in Tunisia. Subito dopo, sempre nella giornata di venerdì, Astral di Open Arms ha soccorso 48 persone, tra cui una donna e un neonato, partite dalla Tunisia e provenienti dalla Guinea-Bissau”.
La terza imbarcazione
Nel corso della mattina, viene aggiunti, gli operatori umanitari di Open Arms hanno risposto a una terza richiesta di aiuto. “Anche in questo caso, come per i due precedenti, si trattava di un’imbarcazione di ferro sovraffollata e con grandi problemi di galleggiamento, con a bordo 52 persone. Tra queste anche 10 donne e 9 bambini, provenienti da Siria, Bangladesh ed Egitto. Anche in questo caso, l’imbarcazione era salpata dalla Tunisia”.
In tutti e tre i casi, Astral di Open Arms è intervenuta fornendo assistenza medica e giubbotti di salvataggio. Attendendo l’intervento della Guardia Costiera italiana che ha poi preso in carico le persone soccorse.
Fonte: Angesir