Prosegue la polemica a distanza tra Italia e Ungheria sull’emergenza migranti. “La politica interna italiana – ha detto il premier Viktor Orban alla radio Mr – è un terreno difficile. L’Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso”.
Ieri il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, aveva accusato il nostro Paese di non rispettare le regole sui migranti innescando una serie di reazioni tra cui quella del capo della Farnesina, Paolo Gentiloni, che ha invitato Budapest a non dare “lezioni” a Roma. L’attacco di Budapest è arrivato dopo che Renzi aveva annunciato che l’Italia è pronta a mettere il veto sul bilancio europeo se paesi come l’Ungheria e la Slovacchia non accoglieranno i migranti come previsto dagli accordi Ue.
Il premier ungherese ha definito intollerabile considerare l’Ungheria “Paese non-solidale” sulla questione dei migranti perché l’Ungheria spende “molto per la difesa dei confini” esterni dell’Ue. “L’Ungheria – dice Orban – è solidale con gli altri perché, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei paesi oltre i suoi confini“.
Nell’intervista Orban ha sottolineato che l’Ungheria, finora, “ha speso 150 miliardi” di fiorini (quasi 500 milioni di euro) “per la difesa dei confini con la costruzione della barriera e i pattugliamenti permanenti”. “Proprio per questo – ha detto il premier – non tolleriamo che l’Ungheria sia considerata un paese non solidale. E’ un opinione unfair, non giusta. L’Ungheria, per l’appunto, è solidale con gli altri perché, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei paesi oltre i nostri confini”.
Pronta la replica di Renzi. “Il presidente Orban ha una visione dell’Italia non puntuale – ha precisato a Radio Radicale -. In altri termini non è vero che il deficit aumenta, non è vero che l’Italia è in difficoltà o che c’è nervosismo. O l’Europa, e questo vale anche per l’Ungheria, prende atto dei documenti che la stessa Ue ha firmato e si fa carico migranti, o c’è una bella novità: l’Italia metterà il veto su qualsiasi bilancio che non contempli pari oneri e onori. Non siamo un salvadanaio“.