Centoquaranta persone alla deriva nel Mediterraneo, su due diverse imbarcazioni segnalate in difficoltà in zona Sar maltese. L’allerta arriva da Alarm Phone, che già nei giorni scorsi aveva indicato un gommone in difficoltà al largo della Libia. Secondo l’ong, una delle due barche, con 95 migranti a bordo, starebbe imbarcando acqua e “la situazione è critica”. La seconda imbarcazione, invece, si trova a poca distanza con 45 persone stipate in poco spazio. Alarm Phone ha riferito di aver segnalato alle autorità entrambi i barconi senza ricevere risposta, mentre dallo scafo fallato è stato lanciato un nuovo appello a far presto, vista l’impossibilità di rimuovere l’acqua a causa del sovraffollamento.
Appello disperato dei migranti
Alarm Phone, in un tweet, ha fatto sapere che “il mercantile Maridive230 è a circa 20 miglia dalla barca e potrebbe ricevere ordine di soccorrere”. Tuttavia, secondo l’ong “le forze armate maltesi non rispondono alle nostre chiamate”. Dall’imbarcazione con 95 persone a bordo sarebbe arrivato un appello disperato: “Stiamo morendo”.
Emergenza a Lampedusa
Nel frattempo, continua a mantenersi disperata la situazione a Lampedusa, dove l’hotspot di accoglienza è ormai al collasso. Al momento, infatti, sono quasi mille gli accolti in un centro che ha una capienza massima di poco più di 100 posti. Una situazione aggravata dagli sbarchi autonomi avvenuti in gran numero nelle ultime settimane (15 solo tre giorni fa) e che ha spinto il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, a proclamare lo stato di emergenza per l’isola, ricevendo il sostegno del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Proprio il governatore, l’11 luglio scorso, si era recato a Lampedusa assieme all’assessore alla Salute, Ruggero Razza.