Migranti, barcone esplode a largo di Crotone: morti e dispersi

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Una lontana colonna di fumo, visibile dalla costa e portatrice di un inequivocabile segnale di una nuova tragedia. Non è ancora chiaro cosa sia effettivamente accaduto ma, al largo delle coste di Sellia Marina, vicino Crotone, un barcone con a bordo alcuni migranti è esploso. L’imbarcazione è saltata in aria nel momento in cui un rimorchiatore della Guardia di Finanza la stava conducendo nel porto crotonese: 4 persone sono rimaste uccise, altre due sono disperse, mentre cinque sono i feriti, con ustioni più o meno gravi. Fra questi, anche due finanzieri che si trovavano a bordo del barcone al momento dell’esplosione. Le prime due vittime, coloro che più si trovavano vicini al punto dello scoppio.

L’incidente

Un incidente di cui non sono ancora chiare le cause ma che ha scatenato il panico a bordo della barca. Molte persone si sono gettate in mare per sfuggire alle fiamme. Alcune di loro hanno soccorso uno dei due finanzieri feriti che, travolto dall’onda d’urto dell’esplosione, è finito in acqua rompendosi una gamba. L’altro avrebbe riportato serie ustioni sul corpo. Le persone impossibilitate a muoversi, chiedevano aiuto dal ponte in fiamme. Due dei migranti feriti sono stati trasportati d’urgenza nell’ospedale di Crotone mentre un terzo, in condizioni gravissime, è stato soccorso con un elicottero e trasferito immediatamente nell’ospedale di Catanzaro. Le persone che da riva hanno assistito all’incidente hanno descritto la scena come “agghiacciante”.

Migranti, giornata d’emergenza

Si cerca, intanto, di appurare cosa sia accaduto a bordo del barcone. Stando a una prima ricostruzione, a provocare l’esplosione sarebbe stato il carburante di bordo, che avrebbe scatenato anche un incendio sul ponte. Immediato l’intervento delle motovedette nelle vicinanze, che hanno condotto i feriti e gli altri naufraghi nel porto di Le Castella, dove è stato allestito il triage d’emergenza e sono stati prestati i primi soccorsi. L’incidente arriva in una giornata particolarmente calda sul fronte migranti, con 450 persone che, in mattinata, sono arrivate a Lampedusa, soccorse in mare poco prima che la loro imbarcazione naufragasse. Un approdo che ha portato nuovamente il numero degli accolti a livelli insostenibili per l’hotspot dell’isola.

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