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Messico, spari in discoteca: un italiano tra le 4 vittime

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Tragedia in una discoteca di Playa del Carmen, uno delle località più rinomate del Messico. Un uomo armato ha aperto il fuoco all’interno del locale, uccidendo almeno 4 persone, tra cui l’italiano Daniel Pessina, e ferendone altre 9. Le altre vittime, secondo quanto riferito dal procuratore generale dello stato di Quintana Roo, Angel Pech Cen, sono due canadesi – probabilmente membri della sicurezza del locale – e un colombiano.

Il racconto

Il club, il Blue Parrot, stava ospitando un evento del festival musicale Bmp. Sui social network si moltiplicano i messaggi, le foto e i video ripresi dai turisti che si trovano nella località bagnata dall’oceano Atlantico, molti per seguire per il festival di musical elettronica Bpm. “Qualcuno è entrato nel club a Playa del Carmen e ha cominciato a sparare, 4-5 morti e molti feriti. Restate nei vostri fottuti alberghi se siete qui per il Bpm”, ha scritto su Twitter il DJ scozzese Jackmaster, che partecipava alla serata di chiusura del festival nel locale Blue Parrot.

Paradiso turistico

Playa del Carmen, sulla costa orientale della penisola dello Yucatan, è una delle più note località turistiche della cosiddetta Riviera Maya, che si affaccia sul Mare Caraibico nello stato messicano di Quintana Roo. A metà strada fra il turismo di massa di Cancun, più a nord, e le rovine maya di Tulum, a sud, ed affacciata sull’isola di Cozumel, Playa del Carmen ha conosciuto un forte sviluppo turistico nell’ultimo decennio che si è tradotto in un boom di presenze: nel 2003 sfiorava i 50 mila abitanti, e ora ne conta più di 200 mila. Fra questi, gli italiani costituiscono la principale colonia di stranieri: fino al 2011, a Playa del Carmen si stampava perfino un giornale in italiano, il Sole d’Italia.

La località, come del resto l’intero Yucatan messicano – dove si trovano tre delle destinazioni nella top ten delle vacanze all’estero dei turisti americani -, era rimasta finora esclusa dall’ondata di violenza criminale scatenata dai cartelli locali di narcotrafficanti.

Daniele Vice: