Il mercato europeo dell’auto è in ripresa, con il quarto mese consecutivo di crescita delle immatricolazioni da agosto. Crescono i cinque principali mercati, tra cui anche il Regno Unito. Il presidente del Centro studi Promotor Gian Primo Quagliano dichiara che “le prospettive per il 2023 appaiono moderatamente positive” e “la ripresa potrebbe rafforzarsi nell’ultima parte dell’anno”.
Doppia cifra
A novembre con un rialzo a doppia cifra (+17,4%) conferma il trend positivo avviato ad agosto e riporta il quarto incremento mensile consecutivo, dopo tredici segni negativi. Il Centro Studi Promotor parla di “ripresa forte e chiara” dovuta al miglioramento della situazione dei microchip. Secondo il presidente Gian Primo Quagliano, “le prospettive per il 2023 appaiono moderatamente positive e la ripresa potrebbe rafforzarsi nell’ultima parte dell’anno“.
Mercati in crescita
Tutti e cinque i principali mercati, incluso il Regno Unito, contribuiscono alla buona performance: crescono a due cifre i mercati di Germania (+31,4%), Regno Unito (+23,5%), Italia (+14,7%) e Spagna (+10,3%), mentre la Francia si ferma a +9,8%. La crescita dei volumi degli ultimi mesi, tuttavia, non riesce a compensare il calo del periodo gennaio-luglio, ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia: da inizio anno le auto vendute sono 10.196.115, il 5,8% in meno dello stesso periodo del 2021 e del 29,9% rispetto ai primi undici mesi del 2019. Segno rosso a novembre per Stellantis, penalizzata dai problemi delle bisarche e dalla mancanza di produzione legata alle forniture. Il gruppo ha immatricolato a novembre 165.231 auto, il 3,7% in meno dello stesso mese del 2021, con la quota in calo dal 19,9% al 16,3%. Negli undici mesi le immatricolazioni del gruppo sono 1.893.318, in flessione del 13,9% sull’analogo periodo del 2021 con la quota che scende dal 20,3% al 18,6%.
Auto elettriche
Tutta la filiera mette in rilievo che in molti Paesi dell’area è in forte crescita la quota delle auto elettriche, mentre fa eccezione il mercato italiano in controtendenza. Per il Centro Studi Promotor le cause sono la scarsa diffusione delle colonnine e degli altri dispositivi di ricarica, ma anche il fatto che gli incentivi varati per sostenere gli acquisiti di auto elettriche sono stati poco efficaci e per questo vanno rivisti. L’Unrae ribadisce la richiesta al governo “di dare una direzione chiara al mercato sull’accoglimento delle nuove tecnologie, altrimenti l’Italia continuerà ad essere l’unico paese europeo che retrocede nelle vendite di auto con la spina”. Per l’Anfia, che prevede per fine anno un calo del 5% del mercato auto europeo, “resta prioritario, a livello nazionale ed europeo, proseguire nel percorso di decarbonizzazione del settore, accelerando gli investimenti “.
Fonte Ansa