La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita in Valle d’Aosta per la sintesi degli obiettivi contenuti nell’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione. La più piccola regione italiana ha presentato “pochi progetti ma significativi”, confermando il comportamento virtuoso nella gestione dei fondi europei. Come spiegato dalla premier, “dove cresce la regione cresce anche la nazione”.
Fondo sviluppo, 37 milioni alla Valle d’Aosta
“Pochi progetti ma molto significativi, in grado di creare sviluppo e produrre crescita”. Così la premier Giorgia Meloni ha sintetizzato gli obiettivi dell’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 siglato fra governo e Valle d’Aosta che, ha spiegato, “mobilita 37 milioni di euro, e con la quota di cofinanziamento si arriva a 44 milioni di euro. Quattro erano già stati anticipati nel 2021”.
La visita di Meloni
“Con queste risorse vengono finanziati sette interventi – ha continuato la presidente del Consiglio, prima della firma con presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, e la foto con i sindaci -. Si concentrano le risorse su alcune priorità, diritto allo studio e transizione energetica. Lo studentato universitario a Palazzo Cogne ad Aosta, serve a difendere il diritto allo studio e per rendere l’ateneo più attrattivo. Poi il Polo Manzetti, con la realizzazione della palestra e la ristrutturazione dell’edificio, iniziativa su cui vanno 20 milioni complessivi”. In materia di transizione energetica, la premier ha citato la realizzazione della “centrale unica di fornitura di energia elettrica e produzione da sorgenti completamente rinnovabili, che servirà per l’università e l’ospedale”.
Le relazioni
“Dove cresce la Valle d’Aosta cresce anche la nazione nel suo complesso. Potete contare su di noi. Per quello che riguarda le istanze europee siete rappresentati in Europa finché è rappresentata l’Italia, che cerca di avere una voce autorevole sui dossier“. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, alla firma dell’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 con la Valle d’Aosta, ringraziando i il presidente della Regione Renzo Testolin per aver espresso “le rivendicazioni della Regione nei confronti del governo: lo considero giusto, quello che abbiamo visto in questi mesi dice che c’è la piena volontà di collaborare da parte del governo”.
“La Valle d’Aosta è stata virtuosa nella gestione dei fondi europei – ha proseguito ma non è stato così per tutti in passato. E nella situazione in cui è l’Italia non ci possiamo permettere che le risorse che sono a disposizione dei cittadini non arrivino a terra”.
Fonte: Ansa