La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata ospite al Festival dell’Economia di Trento. Un’occasione per fare il punto sull’azione governativa – passata, presente e futura – ma anche per chiarire alcuni aspetti controversi dell’operato dell’esecutivo. In primis, l’accelerazione e la successiva frenata sul redditometro, oppure il nuovo decreto sul Superbonus. L’ennesima sterzata su un’agevolazione che rischia di trasformarsi in un boomerang.
Meloni a Trento, chiarimenti sul redditometro
“Ho sospeso” la norma sul redditometro “perché la voglio vedere meglio“. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite del Festival dell’economia a Trento, sottolineando che “bisogna ragionare nel merito sulla norma migliore che sia efficace sulla grande evasione, sui fatti intollerabili, e per garantire il cittadino”. Meloni intervistata dalla giornalista di Sky Maria Latella, interviene sul tema “Io, Giorgia e i dilemmi dell’Europa”.
La questione Superbonus
Meloni ha spiegato anche l’intervento sul Superbonus: “Io non ho bisogno di fare cassa, ma di limitare l’emorragia perché i nostri conti non la reggono e non produce quanto promesso, a livello di Pil”. Per Meloni, “quello che stiamo facendo sul superbonus per molti è impopolare, ma quando si viaggia a costi di 220 miliardi di euro, come il Pnrr, per ristrutturare il 4% degli immobili, una stretta la devi mettere altrimenti rischi di andare fuori controllo”.
Meloni ha quindi ribadito la capacità del governo di “fare cose giuste anche se impopolari” e ha citato “l’abolizione del reddito di cittadinanza per chi poteva lavorare. Si era detto che ci sarebbe stata una rivoluzione e non c’è stata”, anzi “buona parte degli ex percettori hanno banalmente trovato lavoro e penso che oggi siano più contenti” di prima, ha aggiunto.
Le agenzie di rating
Le agenzie di rating, ha aggiunto la premier, hanno risparmiato l’Italia “per diversi fattori”. “Questo governo è arrivato con il racconto che sarebbero arrivate le piaghe d’Egitto. Quando vieni presentato come Attila e sei Giorgia Meloni, tranquillizzi solo per il fatto di essere Giorgia Meloni”. Poi, per la “stabilità e la solidità della maggioranza” perché se “non sei sempre in bilico e puoi costruire una strategia fa la differenza agli occhi di investe”. Infine, per la “serietà con cui abbiamo affrontato” i temi economici, con “un’attenzione al bilancio senza rinunciare all’ espansività”.
Meloni e il premierato
A proposito della riforma costituzionale, ha sottolineato ancora la premier, “vale la pena” di fare il premierato, “è una riforma necessaria in Italia” e “o la va o la spacca: ma nessuno mi chieda di scaldare la sedia o stare qui a sopravvivere, non sarei la persona giusta per ricoprire questo incarico”.
Replicando alla sua intervistatrice, ha spiegato che nella sua risposta “c’è un lato personale: non sono il tipo di persona che riesce a ripagare con la vanità le sue rinunce per ricoprire questo incarico. Attualmente – ha continuato – la mia vita si svolge così: mi alzo la mattina, cerco di risolvere problemi e quando riesco vado a dormire. Con mia figlia mediamente passo un’ora al giorno fra mattina e sera. Qualcuno pensa che mio unico obiettivo sia rimanere a fare questo? Per me vale la pena di fare questa vita se quando hai finito puoi guardarti alle spalle, puoi guardare l’Italia e dire che ne valeva la pena”.
Fonte: Ansa