“Sebbene questo non implichi una dichiarazione del carattere soprannaturale e ricordando che nessuno è obbligato a credervi, il nulla osta indica che i fedeli possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale e autorizza il culto pubblico”. Sono le conclusioni del cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto per la sezione dottrinale del Dicastero per la Dottrina della Fede, pronunciate questa mattina nel corso della Conferenza Stampa sulla questione Medjugorje.
Il Prefetto ha fatto un lungo excursus sulla storia delle apparizioni, partendo dai primi messaggi iniziati il 24 giugno 1981, fino ai giorni nostri. Nel documento viene separato l’aspetto delle vere e presunte apparizioni dai frutti spirituali che i messaggi possono dare al popolo cristiano. Gli stessi pellegrinaggi sono ritenuti importanti, perché hanno determinato una trasformazione nella vita del cristiano.
I frutti positivi
“I frutti positivi si rivelano soprattutto come la promozione di una sana pratica di vita di fede“, si legge nella nota. E’ indubbio, infatti che pellegrinaggi e condivisione dei messaggi della Regina della Pace – e sono tanti i testimoni che lo possono confermare – hanno fatto registrare “abbondanti conversioni” di persone che hanno scoperto o riscoperto la fede, che si sono riavvicinate ai Sacramenti, per non parlare di vocazioni religiose o sacerdotali. La nota sottolinea inoltre che frutti spirituali vengono più dai pellegrinaggi e dagli incontri di preghiera, rispetto a quelli con i veggenti per partecipare con loro alle presunte apparizioni.
Messaggi da leggere nel suo insieme
I messaggi possono quindi stimolare una conversione ad essere costruttori di pace nel mondo, perché ripropongono gli incoraggiamenti che vengono dal Vangelo. I messaggi non vanno letti come un testo teologico o del Catechismo della Chiesa Cattoloca, ma vanno letto più in profondità, con una attenzione più vicina a una forma popolare del testo.
Anche se alcuni messaggi contenessero errori, la maggior parte attua il Vangelo della Chiesa e il fondamento del suo rinnovamento per la prosperità dei fedeli. Non sono mancate criticità. Ci sono messaggi più chiari e altri che vengono definiti contradditori.
Nel documento c’è l’invito ad accogliere i messaggi e a valutarli nel loro insieme: “I testi meno chiari diventano più chiari se letti insieme a quelli più chiari”, ha spiegato il Prefetto Fernandez.
La Madonna non è Postina: ci invita a leggere il Vangelo
Nella Nota inoltre si indicano come problematici quei messaggi che attribuiscono alla Madonna le espressioni “il mio piano”, “il mio progetto”, espressioni che “potrebbero confondere. In realtà, tutto quanto Maria compie è sempre al servizio del progetto del Signore e del suo piano divino di salvezza”. Come pure non bisogna erroneamente “attribuire a Maria un posto che è unico ed esclusivo del Figlio di Dio fatto uomo”. Per il Dicastero per la Dottrina della Fede i messaggi contengono sempre l’invito a leggere il Vangelo e a porre il nostro sguardo verso Gesù “Desidero avvicinarvi sempre di più a Gesù e al suo cuore ferito”. La Madonna stessa infatti in più messaggi ha invitato i fedeli a non cercare segni ma a leggere il Vangelo. “Io vi sono più vicina durante la Messa che durante l’apparizione”, leggiamo in un messaggio.
Ci sono altri messaggi che “si riferiscono a richieste di improbabile origine soprannaturale, come quando la Madonna impartisce degli ordini circa date, posti, aspetti pratici, e prende decisioni su questioni ordinarie”. Ma anche qui abbiamo un ulteriroe conferma di leggere i messaggi sempre nel loro insieme. E’ la Regina della Pace che ci esorta: “Non andate in cerca di cose straordinarie, ma piuttosto prendete il Vangelo, leggetelo e tutto vi sarà chiaro” (12.11.1982); “Perché fate tante domande? Ogni risposta è nel Vangelo” (19.09.1981). “Non credete alle voci menzognere che vi parlano di cose false, di una falsa luce. Voi, figli miei, tornate alla Scrittura!” (02.02.2018).
Conclusioni
La Nota valuta positivamente la maggior parte dei messaggi di Medjugorje “come testi edificanti, ma non vuole dichiarare che abbiano una diretta origine soprannaturale“. Il Dicastero invita infine chi si reca a Medjugorje “ad accettare che i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace”. I fedeli potranno quindi “ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale”.