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Medio Oriente, Israele ed Emirati trovano un’intesa storica

Intesa raggiunta fra Israele ed Emirati Arabi Uniti. E si tratta di una svolta storica: i due Paesi, infatti, hanno stabilito un’intesa che, se da un lato consentirà l’avvio di relazioni diplomatiche, dall’altro sortisce l’effetto quasi immediato di stoppare la controversa annessione dei territori della Cisgiordania da parte di Tel Aviv. Una decisione frutto di colloqui positivi, partecipati anche dagli Stati Uniti.

Il comunicato della Casa Bianca

“Il presidente americano, Donald J. Trump – ha riferito il segretario di Stato Mike Pompeo -, il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, e Sua Altezza lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi e vice comandante supremo delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti, hanno avuto un colloqui oggi e hanno concordato la piena normalizzazione delle relazioni tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti”.

“Questa storica svolta diplomatica farà avanzare la pace nella regione del Medio Oriente ed è una testimonianza dell’audace diplomazia e visione dei tre leader e del coraggio degli Emirati Arabi Uniti e di Israele nel tracciare un nuovo percorso che sbloccherà il grande potenziale nella regione. Tutti e tre i Paesi affrontano molte sfide comuni e trarranno vantaggio reciprocamente dal risultato storico di oggi”.

Mossa strategica

Da capire dove avrà luogo la cerimonia delle firme, che formalizzerà definitivamente l’accordo raggiunto. Camp David magari, come ai tempi di Jimmy Carter e degli accordi sul Sinai siglati da Menachem Begin e Muhammar Sadat nel 1978. O magari la Casa Bianca, come prospettato dallo stesso Pompeo e dove Bill Clinton riuscì a far stringere la mano a Yitzhak Rabin e Yasser Arafat nel 1993. Tutto dovrebbe avvenire nel giro di qualche giorno comunque, di sicuro ben prima delle elezioni, alle quali Trump potrebbe arrivare con in tasca la medaglia di aver mediato con successo in una contesa storica.

La storica stretta di mano fra Rabin e Arafat nel 1993

Un percorso lungo si precisa, iniziato almeno dal 28 gennaio scorso, quando una delegazione emiratina presenziò alla stipula dell’Accordo del Secolo. “Israele e Emirati accelereranno ora la cooperazione per la ricerca di un vaccino per il coronavirus, che potrebbe aiutare a salvare vite di musulmani, ebrei e cristiani nella regione”. In sostanza, al di là degli aspetti geopolitici, la questione abbraccerà anche altre problematiche comuni.

Altolà palestinese

A ogni modo, pur allentando la presa su un aspetto determinante anche sul fronte palestinese, proprio da Hamas si punta il dito contro Israele, accusato di “tradimento”. Lo stesso Abu Mazen ha fatto sapere di “respingere con forza” l’accordo, chiedendo “un’immediata riunione di emergenza della Lega Araba e dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica”. Uno step necessario poiché quanto accaduto “mina l’iniziativa per la pace araba, le decisioni dei vertici arabi e islamici, la legittimità internazionale e l’aggressione contro il popolo palestinese”.

DM

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