La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato nove persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché porto e detenzione di armi da fuoco, anche alterate, con relativo munizionamento. Si tratta, ritengono gli investigatori, delle “nuove leve” del clan camorristico Belforte, attivo nella zona di Maddaloni. I reati infatti sono stati commessi prevalentemente nell’agro di Maddaloni (CE), tra il 2017 e il 2019, e aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso” perché realizzati avvalendosi delle condizioni di assoggettamento ed omertà, di cui all’art. 416 bis del Codice penale, nonché per agevolare l’organizzazione camorristica di appartenenza, per affermarne la supremazia sul territorio.
Morra: “Plauso a polizia”
“Rivolgo il mio sincero apprezzamento per l’operazione svolta dalla Polizia di Caserta contro il clan Belforte. Arresti importanti che dimostrano come lo Stato, anche se in piena emergenza, non abbassa la guardia, soprattutto in un territorio che ha visto rinascere la legalità dopo i durissimi colpi inferiti ai camorristi. Non si deve mai arretrare e questa di Caserta è la dimostrazione che si ricostruiscono comunità e territorio insieme allo Stato”. Lo afferma Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia.
I precedenti
Una prima maxi operazione contro il clan Belforte era stata svolta nel febbraio del 2019. IN quella occasione, 19 persone del clan dei Belforte di Marcianise erano finite in manette con l’accusa, a vario titolo, di scambio elettorale, estorsione, detenzione e spaccio. Nello specifico, riportavano gli investigatori, nel 2015 avrebbero imposto ai candidati, per l’affissione dei manifesti, una ditta riconducibile alla moglie del boss e avrebbero condizionato il voto favorendo i candidati disposti a pagare il clan in occasione delle elezioni regionali della Campania di quell’anno.
Altri arresti
Nell’aprile del 2018, la Squadra Mobile della Questura di Caserta aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di altre 19 persone, legate a un altro clan camorrista, quello dei “Belforte – fazione Maddaloni”. Gli arrestati sono indagati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico ed alla commercializzazione di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso. L’ordinanza è stata emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.