Arriva la firma del ministro Azzolina sull’ordinanza che rende attuativo il decreto legge del 6 aprile, decretando di fatto la revisione della commissione che esaminerà i candidati della ventura Maturità. In sostanza, come previsto, i commissari saranno sei e tutti interni, con solo il presidente proveniente da un istituto scolastico diverso: “In questo modo – ha spiegato il ministro dell’Istruzione – gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un Esame di Stato vero, serio, ma che tenga conto anche delle difficoltà affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto”.
Nuova prova
A nominare i presidenti saranno gli Uffici scolastici regionali, mentre i commissari verranno fuori dai Consigli di classe: “Il dirigente scolastico – ha detto ancora il ministro Azzolina -, dopo la designazione, procede alla registrazione telematica del modello e lo inoltra all’Ufficio scolastico regionale per il tramite dell’Ambito territoriale provinciale”. Inevitabile qualche modifica nello svolgimento dell’esame: il mancato rientro in classe, infatti, imporrà una revisione del colloquio, che sarà “virtuale” ma sarà certamente prolungato, con possibilità di svolgere esercitazioni o traduzioni. Il colloquio potrebbe durare anche 60 minuti. Una revisione, in pratica, che dovrà garantire una validità speculare a quella di un esame tradizionale ma allo stesso tempo che tenga conto dell’emergenza e della conseguente disposizione delle lezioni online. In merito ai commissari, sarà sicuramente presente quello di italiano e uno o più docenti di discipline di indirizzo, al fine di garantire un equilibrio nello svolgimento delle prove.