La maturità inizia mercoledì 21 giugno con con lo scritto di italiano, comune a tutti gli indirizzi, si prosegue poi il 22 giugno con la seconda prova che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio.
Maturità 2023
Quest’anno saranno 536.008 gli studenti coinvolti nelle prove d’esame di Maturità (521.015 candidati interni e 14.993 esterni), mentre le commissioni sono 14.000, per un totale di 27.895 classi. Lo rende noto il ministero dell’Istruzione e del Merito sul cui sito, da oggi, sono disponibili le commissioni dell’Esame conclusivo del II ciclo di istruzione- La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio, prosegue il comunicato del ministero, è la seguente: Licei, 267.758; Istituti Tecnici, 173.892; Istituti Professionali: 94.358.Le commissioni d’Esame sono composte da un presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. La pubblicazione delle commissioni rappresenta un’altra tappa di avvicinamento alle prove di giugno.
Le prove
Si parte mercoledì 21 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 22 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.
I ciclo di istruzione
Per quanto riguarda invece il I ciclo di istruzione, l’Esame conclusivo coinvolgerà, quest’anno, 560.932 candidati (554.798 interni e 6.134 esterni). I calendari e le prove sono predisposti, in questo caso, dalle singole scuole.
Pagina informativa
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha realizzato una pagina informativa sugli esami di Stato consultabile da studenti, famiglie, personale della scuola, con news, approfondimenti, domande e risposte. Il ministero, inoltre, accompagnerà studentesse e studenti, nelle prossime settimane e fino all’Esame, con post informativi e video esplicativi sul sito e sui propri canali social.
Fonte: Agi