Mattarella: “Venuto meno sostegno al governo, inevitabile lo scioglimento anticipato”

Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica) © Quirinale

A una settimana esatta da quando aveva respinto le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi e lo aveva mandato di fronte al Parlamento, ieri al Senato e oggi alla Camera, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha stavolta preso atto delle dimissioni reiterate dal premier e ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere. Il presidente della Repubblica ha altresì ricordato che in questa situazione il governo “incontra limitazioni nella sua attività” ma “dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi”, fino all’insediamento del nuovo esecutivo, ha sottolineato che “il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale”, soprattutto con riferimento al caro energia, ha rimarcato il tema dei tempi per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza oltre al contrasto della pandemia, e ha concluso chiedendo a tutti le forze politiche un “contributo costruttivo” nell'”interesse superiore dell’Italia”.

“Scioglimento anticipato inevitabile”

“Come è stato ufficialmente comunicato, ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni indicato dalla Costituzione“, ha detto il capo dello Stato, che nel pomeriggio ha incontrato i presidenti di Senato e Camera Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, secondo quanto previsto dall’articolo 88 della Carta costituzionale. “Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione”, ha dichiarato Mattarella. “La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere”, ha precisato il presidente della Repubblica. “Il governo ha presentato le dimissioni. Nel prenderne atto ho ringraziato il presidente del Consiglio Mario Draghi e i Ministri per l’impegno profuso in questi diciotto mesi”, ha aggiunto.

Interventi

“È noto che il governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori”, ha proseguito il capo dello Stato. “Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell’aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese”, ha spiegato Mattarella, “interventi indispensabili, dunque, per fare fronte alle difficoltà economiche e alle loro ricadute sociali, soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli. Indispensabili per contenere gli effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro Paese. Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale”.

Pnrr e pandemia

Il presidente della Repubblica ha poi affermato: “A queste esigenze si affianca – con importanza decisiva – quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno. Né può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa”. ”

“Contributo costruttivo”

“Per queste ragioni mi auguro che – pur nell’intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale – vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell’interesse superiore dell’Italia“, ha concluso il capo dello Stato.

Lorenzo Cipolla: