In occasione della Giornata dedicata al ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, nell’anniversario della strage di Nassiriya, il presidente della Repubblica ha mandato un messaggio al Ministro della Difesa Guido Crosetto in cui ricorda “tutti gli italiani che hanno sacrificato la vita al servizio dell’Italia e della Comunità internazionale, per il raggiungimento di una pace stabile e condivisa”.
Il 12 novembre 2003, diciannove anni fa, in un attentato contro una della basi del contingente italiano in Iraq, persero la vita 12 carabinieri, cinque militari dell’esercito, un cooperante internazionale, un regista e nove iracheni.
Il messaggio
“Il proliferare di conflitti in tante aree coinvolge sempre più l’intera Comunità internazionale, affliggendo una molteplicità di popoli e regioni. Si tratta di una crisi che interpella anche l’Europa e che va governata attraverso la coesione dell’intera Unione e la piena condivisione nel Paese. Un impegno che dobbiamo mantenere con coerenza e continuità per sconfiggere la violenza e offrire un degno futuro all’umanità”. Così Sergio Mattarella, in un messaggio al Ministro della Difesa Guido Crosetto, nel giorno del diciannovesimo anniversario della strage di Nassiriya. “Nella ricorrenza della Giornata dedicata al ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace rinnovo il mio deferente pensiero alla memoria di tutti gli italiani che hanno sacrificato la vita al servizio dell’Italia e della Comunità internazionale, per il raggiungimento di una pace stabile e condivisa. I tanti concittadini, che continuano a operare all’estero con generosità e altruismo per la stabilizzazione delle crisi e la soluzione dei conflitti, sono espressione autentica di un Paese coeso e pronto a offrire il proprio contributo nelle più travagliate regioni del mondo a salvaguardia della stabilità e del rispetto dei diritti umani, valori fondanti la nostra Costituzione. A loro la Repubblica guarda con affetto e profondo rispetto“.
La Russa: “Forte il dolore al ricordo”
“In occasione della Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace desidero rivolgere il mio pensiero a tutti coloro che animati da altissimo senso del dovere hanno perso la vita al servizio dell’Italia e della comunità internazionale per la stabilizzazione delle aree di crisi e per combattere il pericolo del terrorismo. Sono trascorsi 19 anni dalla indimenticata e indimenticabile strage di Nassirya e, ancora oggi come allora, è forte il dolore di tutti noi al ricordo di quelle devastanti immagini. L’istituzione della ‘Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace’ salda in un unico grande abbraccio la nostra Nazione agli uomini e alle donne in divisa. A tutti loro e ai tanti che in Italia e nel mondo servono la Patria in armi, giunga la mia stima e la mia gratitudine”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Meloni: “Italia in prima linea per garantire pace, sicurezza e diritti umani”
“L’Italia repubblicana svolge, dagli anni Cinquanta, missioni internazionali nei teatri operativi, anche quelli più complessi, nei quali le nostre Forze Armate, accanto al personale civile, rappresentano con la loro professionalità e umanità una garanzia di sviluppo democratico e di pace. A tutt’oggi sono in corso varie missioni che vedono impegnati in prima linea i nostri uomini e donne per garantire la pace, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani in contesti difficili“. E’ quanto dichiara il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nell’anniversario della strage di Nassirya. “Il sacrificio dei nostri caduti è un patrimonio della comunità nazionale e internazionale e il loro ricordo è un impegno che tutti dobbiamo onorare, con deferenza e riconoscenza”, aggiunge. “Nella Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, a nome di tutto il Governo rivolgo il più sentito e commosso ricordo a tutti i caduti italiani, civili e militari, che hanno sacrificato la propria vita operando, con onore e dedizione, fino all’estremo sacrificio, nei teatri operativi nei quali l’Italia è stata impegnata nel mondo”, afferma Meloni. “Il 12 novembre 2003 è una data che rimarrà, insieme ad altre, scolpita per sempre nel cuore e nella mente degli italiani. In quella tragica giornata persero la vita in Nassirya diciannove italiani, militari e civili impegnati, insieme ad alcuni operatori iracheni, nella missione di pace Antica Babilonia. È questa una data che ha segnato indelebilmente le nostre coscienze. Per questo, ogni anno, il 12 novembre assurge a ricordo non solo delle vittime di Nassirya, ma di tutti i caduti italiani, civili e militari, nelle missioni internazionali”, conclude.
Il tweet di Tajani
“Ricordiamo chi ha perso la vita in nome della libertà e della democrazia. Chi ha tenuto alto il Tricolore in tutte le missioni internazionali per la pace. Oggi in particolare rendiamo onore ai caduti di Nassirya”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Ricordiamo chi ha perso la vita in nome della libertà e della democrazia. Chi ha tenuto alto il Tricolore in tutte le missioni internazionali per la pace. Oggi in particolare rendiamo onore ai caduti di Nassirya. #12novembre 🇮🇹 pic.twitter.com/nE9ioOQ0qQ
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) November 12, 2022
Bernini: “Italia pronta a contribuire a costruire un mondo migliore”
“Nel giorno del diciannovesimo anniversario della strage di Nassiriya il nostro commosso pensiero va ai militari italiani caduti sotto i colpi della barbarie terroristica mentre erano impegnati in una missione di pace. Ancora oggi l’Italia ha un debito di riconoscenza nei loro confronti e di tutti i nostri soldati impegnati in ogni scenario internazionale in nome dei valori della libertà e della democrazia”. Lo afferma il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. “Per questa ragione sento il dovere di esprimere – aggiunge – un sentimento di gratitudine verso le donne e gli uomini delle forze armate italiane che si sacrificano quotidianamente nelle missioni internazionali, offrendo un contributo fondamentale per riportare la pace e affermare i diritti fondamentali in aree difficili. È grazie al coraggio, al valore e all’abnegazione dei suoi militari che l’Italia è e sarà sempre in prima linea per contribuire a costruire un mondo migliore”, conclude Bernini.
Fonte Ansa