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Mattarella: “Il diritto alla salute è una corresponsabilità globale”

"Questa giornata, la settantesima è dedicata agli infermieri e alle ostetriche. Molti medici hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati"

“L’impegno solidale per la salute può diventare un vettore di pace e amicizia, capace di influenzare positivamente le relazioni tra i paesi”. Lo scrive il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio per la settantesima Giornata mondiale della salute. Il 7 aprile il mondo celebra la Giornata mondiale della Salute. Dal 1950 la World Health Day si celebra in questo giorno per ricordare la fondazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Si tratta di un’occasione per promuovere a livello mondiale la sensibilizzazione su argomenti fondamentali per la salute pubblica della comunità internazionale e lanciare programmi a lungo termine.

Il messaggio

“La Giornata Mondiale della Salute – esordisce Mattarella – ricorre quest’anno mentre l’intero pianeta è chiamato ad affrontare una pericolosa pandemia, causata da un virus ancora per molti aspetti sconosciuto e assai temibile soprattutto per la popolazione più anziana e le persone deboli, già affette da pregresse patologie. Tanti lutti e sofferenze hanno reso ancor più evidente il valore della salute, componente essenziale del diritto alla vita, presidio da preservare e rafforzare nella solidarietà tra i popoli, gli Stati, i continenti. E’ proprio la valenza universale del diritto alla salute che ci chiama a un impegno, a una corresponsabilità di carattere globale, mettendo da parte egoismi nazionali e privilegi di sorta al fine di dare alla cooperazione mondiale un impulso di grande forza per ciò che riguarda le cure, la ricerca, lo scambio di informazioni, la fornitura di strumenti capaci di salvare vite umane. L’umanità ha le risorse per debellare questo nuovo virus, come le ha per contrastare malattie e disagi particolarmente diffusi nelle aree più povere e dove l’ambiente ha subito danni maggiori. L’impegno solidale per la salute può diventare così un vettore di pace e amicizia, capace di influenzare positivamente le relazioni tra i Paesi”.

Eroi in prima linea

“Questa giornata, la settantesima – prosegue Mattarella – è dedicata agli infermieri e alle ostetriche. Le vicende drammatiche di questi giorni hanno mostrato di quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci gli operatori sanitari. Il nostro pensiero grato e riconoscente va alle infermiere e agli infermieri in prima linea, e con loro a tutti i medici degli ospedali e dei servizi territoriali, agli assistenti, ai ricercatori, a quanti operano nei servizi ausiliari: li abbiamo visti lavorare fino allo stremo delle forze per salvare vite umane – conclude il presidente della repubblica – e molti di loro hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati”.

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